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Cosenza (Cosenza) - Referendum, ampia partecipazione alla manifestazione in Provincia


Una manifestazione che, nel pomeriggio di ieri ha contato centinaia di presenze, (tanto da rendere necessario uno spostamento dalla Sala degli Specchi dove era stata programmata all’Auditorium “A. Guarasci”), accorse dopo l’appello lanciato dal Presidente Oliverio per una mobilitazione larga e forte a sostegno dei Referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno. Sindaci, amministratori locali, rappresentati di associazioni, esponenti politici, mondo della cultura, referenti dei comitati referendari tantissimi giovani, cittadini, che hanno sentito di partecipare, convinti – riferisce testualmente una nota della Provincia di Cosenza - che occorra non solo una massiccia partecipazione al voto ma anche una sua espressione chiara e decisa: quattro SI  per dare un contributo importante per il futuro, la sicurezza e la tutela del Paese. “Esprimere un voto al referendum del 12 e 13 giugno- ha detto il Presidente Mario Oliverio- costituisce non solo un dovere civico ma anche un contributo di notevole importanza per il futuro del nostro Paese. Un futuro sicuro, come hanno considerato molti Paesi europei, a partire dalla Germania, i cui Governi e Parlamenti hanno scelto senza remore di non ricorrere al nucleare come fonte di approvvigionamento energetico. Dopo che la Corte di Cassazione ha confermato il referendum sul nucleare si rende ancor più necessario un apporto attivo dei cittadini per esprimere quattro SI domenica 12 e lunedì 13 giugno ai quesiti referendari. Impedire con una volontà netta e larga di consensi l’insediamento di centrali nucleari nel nostro Paese  ed in Calabria significa salvaguardare il futuro.” “ Non bisogna dimenticare- ha proseguito Oliverio sempre soffermandosi sul quesito relativo al nucleare- che la Calabria e la nostra provincia nella zona jonica sono state indicate nella mappa dei siti da prendere in considerazione per l’insediamento delle centrali nucleari ipotizzate nel piano del Ministero dello sviluppo economico e del Governo. Dalla nostra provincia e dalla Calabria deve uscire rafforzato dalle urne un SI alla abrogazione della legge che prevede l’insediamento di centrali nucleari nel nostro Paese. “ “ Altrettanto forte- ha continuato il Presidente della Provincia di Cosenza- deve esprimersi la volontà di salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua è una risorsa inalienabile e la sua gestione deve essere mantenuta in mani pubbliche per evitare un uso privatistico e volto al profitto e non al bene comune. E’ curioso e contraddittorio che, mentre si predicano e si perseguono obiettivi federalisti, si limita e si ‘imprigiona’ l’autonomia degli enti locali, imponendo il ricorso alla gestione privatistica dell’acqua. Le realtà locali devono essere libere di scegliere naturalmente con il solo vincolo di garantire nella gestione dell’acqua un equilibrio economico e di bilancio.   La Provincia di Cosenza ha scelto da tempo, con il concorso di tutti i Comuni, la gestione in house (totalmente pubblica) attraverso la costituzione di Cosenza Acque S.p.A, società interamente pubblica i cui soci sono i Comuni e la Provincia stessa. E’ già in fase avanzata la definizione del piano industriale che sarà approvato a breve. I due quesiti referendari rispondono proprio all’obiettivo di mantenere aperta la possibilità di andare avanti su questa strada. Diversamente, saremmo costretti a ricorrere all’affidamento a privati attraverso al individuazione di un  partner privato nella società.” “ Infine è necessario esprimere un SI per l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento. Salvaguardare il principio costituzionale della legge uguale per tutti è un dovere di ogni cittadino che, a fronte di una evidente forzatura che altera questo principio, deve contribuire a cancellare una vera e propria vergogna” ha affermato Mario Oliverio, che quindi ha voluto evidenziare: “ I quesiti referendari non sono né di destra né di sinistra. Lo conferma, ad esempio,  il fatto che il Consiglio Provinciale, riunito il 29 marzo di quest’anno in seduta straordinaria ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che dichiara quello della provincia di Cosenza ‘territorio denuclearizzato’. I quesiti costituiscono nel merito la salvaguardia di un futuro improntato a sicurezza e tutela della salute, alla salvaguardia di beni collettivi che  devono essere governati nell’interesse esclusivo delle comunità e di diritti che non possono essere alterati. La Calabria, non bisogna dimenticarlo, per la sua proiezione nel Mediterraneo e per le trasformazioni degli equilibri geopolitici che vedono i conflitti spostati nell’area del Maghreb e del Sud del mondo, è ancora più esposta di altri parti d’Europa e sarebbe facile bersaglio se dovesse avere sul proprio territorio centrali nucleari che potrebbero trasformarsi in prevedibili facili obiettivi da colpire.” “ I cittadini calabresi- ha concluso Oliverio- hanno quindi il dovere, ma anche un interesse ancora più grande, a dare un contributo per affossare con quattro SI leggi sbagliate che possono e devono essere cancellate. Occorre spingere la mobilitazione perché il 12 e il 13 giugno si vada  alle urne, per tutelare il futuro, nostro, e delle generazioni a venire. La manifestazione di questa sera mostra che c’è larga condivisione. Mi appello a tutti, ai Sindaci in primo luogo, perché attraverso un lavoro organizzato e capillare, che la Provincia è disponibile a coordinare, si possa realizzare l’obiettivo di raggiungere il quorum ovunque nei Comuni del nostro territorio”.

di Redazione | 04/06/2011

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