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Udine (Udine) - Legati, una targa in memoria dei benefattori del Comune di Udine


Una targa a perenne memoria della generosità dimostrata da alcuni benefattori udinesi. Un ringraziamento inciso su marmo per ricordare coloro che “con i loro lasciti hanno contribuito al sostegno di giovani studenti e all’approfondimento della storia della terra friulana”. C’è scritto questo sulla targa in marmo scoperta sabato 30 aprile – riferisce testualmente una nota dell’ufficio stampa del Comune di Udine - nel Salone del Popolo di palazzo D’Aronco durante una cerimonia ufficiale per onorare la memoria dei donatori Cosattini, Del Bianco, Masieri, Novello, Zuliani e Della Colletta. “Nel tempo – commenta il sindaco di Udine, Furio Honsell – i lasciti di questi benemeriti cittadini si sono esauriti fino alla loro estinzione. Abbiamo comunque ritenuto doveroso – precisa – ricordare la loro generosità attraverso una targa che rendesse omaggio a questi legati e abbiamo voluto che questa dovesse essere affissa nel luogo più rappresentativo del palazzo comunale, il Salone del Popolo”. Alla cerimonia di scoprimento della lapide, oltre al sindaco di Udine, gli assessori Antonio Corrias, Kristian Franzil, Gianna Malisani, Enrico Pizza, Luigi Reitani e Mariagrazia Santoro, erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio comunale Franco Della Rossa, il prefetto di Udine Ivo Salemme, il vicepresidente Deputazione di Storia Patria per il Friuli, Giovanni Frau, il vicepresidente della Società Filologica Friulana, Federico Vicario, oltre a storici, consiglieri comunali e alcuni parenti dei donatori. “Parliamo di fatti accaduti più di sessant’anni fa – ha concluso Honsell prima di scoprire la targa – e di famiglie che hanno deciso di lasciare somme di denaro per promuovere la cultura attraverso borse di studio. Premi e incentivi che il Comune ha erogato in tutti questi anni”.   Dalle carte del Comune risalenti al 1951, risulta che l’avvocato Luigi Cosattini, lasciò a palazzo D’Aronco 650 mila delle vecchie lire con l’impegno di assegnare annualmente una borsa di studio a uno studente del Liceo Ginnasio “Jacopo Stellini” di Udine. La donazione Giuseppe Del Bianco venne istituita invece nel 1955 in seguito ad una sottoscrizione promossa dall’Associazione della Stampa Friulana per onorare la memoria dello storico e studioso del Friuli. Scopo del legato è stato quello di promuovere studi di carattere storico, letterario, linguistico, artistico, scientifico ed economico riguardanti il Friuli, entro i suoi confini storico geografici, attraverso il conferimento di un premio di laurea triennale da assegnare, con la Società Filologica Friulana, a una tesi giù discussa in una università italiana o in istituto di studi superiore. Nel 1959, invece, venne istituito il legato dell’architetto friulano Angelo Masieri, con l’accettazione di una somma di 1 milione 530 mila delle vecchie lire, da investire nell’acquisto di un piccolo terreno a Santa Maria la Longa e con la rendita alimentare una borsa di studio da assegnare annualmente ad uno studente del Liceo Ginnasio “Jacopo Stellini” di Udine per onorare la memoria del grande professionista scomparso nel 1952. Del lascito di Anna Novello, vedova Bernardi, invece, si sa che la donna nel 1963 lasciò al Comune di Udine, tramite la sua famiglia, una somma di 2 milioni e 500 mila lire da investire nella costruzione della tomba di famiglia e nella sua successiva manutenzione. Nel 1970, l’allora giunta comunale presieduta dal sindaco Cadetto, decise quindi di rinvestire la restante parte della somma (1 milione e 200 mila lire) in azioni Iri ed Enel, che all’epoca garantivano il 6% di interesse. Somme che sono entrate fino ad ora nelle casse comunali e impiegate, oltre che per la manutenzione della tomba, nelle attività dei legati. Quindici milioni delle vecchie lire sono quelle lasciate nel 1969 da Giuseppe Zuliani, che con un proprio testamento del 1964 aveva disposto l’accurata manutenzione della sua tomba di famiglia (attraverso una ditta privata) al cimitero di San Vito, alla celebrazione di 5 messe annue in date prefissate, alla corresponsione di compensi straordinari a titolo di regalie ai custodi del camposanto, all’erogazione, anche saltuaria e in caso di eccedenze di rendita, di assegni di studio a studenti poveri e di indole mite e, infine, alla sua iscrizione alla Confraternita delle Anime Purganti presso la Chiesa di San Giacomo Apostolo di Udine. Giovanni Della Colletta dispose nel 1948, infine, un lascito al Comune di Udine di seicento carature o quote sociali della Società in Accomandita Semplice “Cementi del Friuli”. Quote con cui venne costituito un fondo inalienabile con lo scopo di formare, tramite l’ammontare degli utili annui, delle borse di studio da conferirsi agli allievi della Scuola d’Arte e Mestieri meritevoli di tale premio e residenti nel capoluogo friulano.

di Redazione | 02/05/2011

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