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Estero (Estero) - A Strasburgo iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a cura dell’Iistituto Italiano di Cultura a Strasburgo


L’istituto Italiano di Cultura a Strasburgo, nell’ambito delle manifestazioni per le celebrazioni dell’unità d’Italia,  porta nella città alsaziana la famosa Compagnia Marionettistica Carlo Colla e figli.           Il secondo appuntamento di questa tournée – riferisce testualmente una nota dell’Istituto Italiano di Cultura a Strasburgo - sarà venerdi’ 18 marzo 2011 alle ore 20, (replica sabato 19 marzo ore 17,30) al Teatro Nazionale di Strasburgo, sala Bernard-Marie Koltès. Le serate sono organizzate dall’Istituto Italiano di Cultura con la collaborazione del teatro stesso,  dell’Opera Nazionale del Reno e del Circolo Wagner. In programma la musica verdiana e l’interpretazione teatrale delle marionette della Compagnia Colla. Nell’accostarsi al mondo del melodramma e nel loro sostituirsi agli esseri umani, le marionette non sono soltanto interpreti, ma, con un linguaggio particolare, presentano un mondo costruito da convenzioni, da archetipi, da finalità estetiche e filosofiche assai complesse, rovesciando, in questo modo, i termini della “cerimonia” teatrale. Lo spettacolo si sviluppa non come imitazione del gesto dell’uomo e della sua fisicità, ma piuttosto come simbolo di una realtà metafisica, indizio di forma fluttuante che prende vita attraverso la poesia della materia. Con il movimento le marionette creano la sorpresa, l’illusione e la magia. Chiedono la complicità e l’abbandono. Promettono il sogno. Non sembri pertanto azzardato pensare che l’umiltà e la purezza di questi “oggetti” teatrali, così emblematici, metaforici, al di là di ogni realtà fisica, divengano “l’intelligenza visiva” di grandi opere teatrali. Nella storia delle marionette, antica quanto universale, in più di una situazione esse furono strumenti di “lettura” equilibrata di grandi eventi.  Antiche superstizioni, timori ancestrali, visioni spaventose aleggiano fra tetre mura e annose pietre, fra arcate gotiche e vessilli guerrieri, fra dirupi e abituri ove echeggiano canti gitani e predizioni di sventura. Nelle note della musica verdiana tutto questo si trasforma in eco costante che fa da sfondo alla tragica storia d’amore di Manrico e Leonora, alla forsennata gelosia del Conte di Luna, al convulso delirio di Azucena che insegue la vendetta. Il compito affidato alle marionette non è, però, quello di far rivivere le travolgenti emozioni che romanze, duetti e concertati restituiscono pienamente. La grande ricchezza del loro teatro popolare è la capacità di trasformare in situazioni visive l’atmosfera che le celebri melodie tratteggiano con mirabili pennellate cariche di pathos e di paure per l’incombente tragedia che sovrasta i protagonisti.

di Redazione | 16/03/2011

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