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Rossano (Cosenza) - Storia, emozioni e sentimento nella presentazione del romanzo di Corrado Minnicelli


Una serata densa di emozioni nel ricordo di Corrado Minnicelli, avvocato, Ufficiale del Regio Esercito, politico, massone, scrittore. La presentazione del romanzo “Quell’8 settembre…”, pubblicato da Ferrari Editore, avvenuta nel ventennale della scomparsa dell’autore, ha rappresentato l’occasione per tracciare la figura poliedrica di Corrado Minnicelli. La pubblicazione postuma del romanzo, fortemente voluta dalla famiglia Minnicelli,  - riferisce testualmente una nota di Ferrari editore - ha richiamato la platea delle grandi occasioni nella sala rossa di Palazzo San Bernardino. Presenti molti amici di famiglia e le Istituzioni. In tanti, insomma, lo hanno voluto ricordare, attraverso il romanzo, la cui disamina letteraria è stata curata da Gennaro Mercogliano, critico letterario, in apertura di serata. «Corrado, perfettamente padrone della lingua – ha affermato – è stato capace di una sintesi sostanziale del pensare e dell’agire, in un misto fra verità e invenzione, in una storia caratterizzata dal generale Aimoni, aristocratico, colto e preparato, e dal tenente Caccamo, eroe popolare che si sacrifica, immolandosi per la patria: i due volti di Corrado che rispecchiano la sua personalità nel romanzo». All’evento, coordinato dall’editore Settimio Ferrari, che ha parlato di un Minnicelli «dalla prosa asciutta e dalle argomentazioni chiare e lineari, all’interno di un romanzo che è una finestra sulla storia, ma una storia permeata dalla passione civile e dall’amore per la propria gente», hanno partecipato Saverio Mitidieri che ha descritto Minnicelli come «grande interprete della figura del massone, che ha dato le sue migliori energie della maturità per costruire un uomo migliore, più saggio all’interno della società; il senatore Cesare Marini che ha approfondito lo scenario storico del libro, l’armistizio del 1943, a livello nazionale ma anche locale: «Corrado capovolge la storia – ha detto – ed il generale Aimoni, il protagonista, non è altro che lo strumento della sua visione della storia». Di Minnicelli politico hanno parlato il senatore Giuseppe Mascaro e i compagni di partito Luigi Caracciolo che ha spiegato come «abbia guidato il partito con autorevolezza, grande rigore morale ed etico» e Rosario Scorza  che ha detto che «ascoltandolo c’era sempre da imparare, in quanto insegnava ad amare la verità». Corrado Minnicelli e l’avvocatura sono stati, invece, al centro degli interventi del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rossano, Serafino Trento, dei magistrati Antonio Madeo e Sergio Caliò. «Un maestro dell’anima» è stato il ricordo di Trento. «Era avvocato attento e scrupoloso, dalla raffinata signorilità», ha affermato Madeo. «Sempre preparato – queste le parole di Caliò – il fatto giuridico con Corrado era sempre inquadrato e le norme chiare». La presentazione del romanzo è proseguita con gli interventi del preside Giovanni Sapia e del sindaco Franco Filareto. «Il suo è un libro pedagogico – ha detto Sapia – dal quale si apprende l’aria e l’atmosfera del tempo. Corrado esprime nel testo la saggezza militare e si erge ad alfiere dell’umanità buona e debole». Sapia ha anche tessuto le lodi del mondo dell’editoria di qualità complimentandosi con Settimio Ferrari le cui doti di editore «sono svolte con passione, amore e grande professionalità». Il Sindaco ha sottolineato come «attraverso questo libro  Corrado rimarrà ancora di più nei cuori di chi lo ha conosciuto ed apprezzato». L’evento si è concluso con le riflessioni appassionate dei figli Amerigo e Maurizio. «Con grande abnegazione – ha affermato il primo – nel suo fare quotidiano, mio padre era caratterizzato da una inappetenza verso il potere. «Abbiamo l’obbligo – ha aggiunto il secondo – di proseguire lungo il solco tracciato da lui e dagli altri nostri antenati, cosicché ognuno di noi possa lasciare precisi punti di riferimento nella società». I nipoti Anna e Michelangelo, durante il corso della serata, hanno dato lettura di alcuni passi significativi del romanzo. Non hanno voluto mancare al prestigioso appuntamento anche il senatore Salvatore Frasca, l’onorevole Franco Pacenza, l’avv. Antonio Perfetti, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, il giudice Guglielmo Labonia, i Sindaci di Crosia Gerardo Aiello, di Paludi Aurelio Cesario, di Calopezzati Gennaro Bianco, il Vice Sindaco di Rossano, Giovanni Zagarese,l’Assessore alla Pubblica Istruzione Gino Pino Caliò, il Presidente del Consiglio Comunale di Rossano Antonio Loria, Il Vice Sindaco di Paludi Lorenzo Cicala, l’Assessore del Comune di Paludi Antonio Cortese.

di Redazione | 10/03/2011

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