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Crosia (Cosenza) - Lavori fermi equilibrio costiero di Mirto. L’assessore Iaquinta minaccia e sciopero della fame e della sete e chiama il Gabibbo


di ANTONIO IAPICHINO - Biagio Iaquinta, Assessore al Turismo del Comune di Crosia, minaccia lo sciopero della  fame e della sete e chiama in soccorso il Gabibbo, pur di tutelare l’equilibrio costiero di Mirto Crosia. E’ quanto si legge in una missiva inviata ieri pomeriggio dall’amministratore locale al simpatico personaggio della trasmissione “Striscia la Notizia”, diretta da Antonio Ricci e in onda quotidianamente su Canale 5.   Iaquinta, nella lettera, spiega testualmente che <<a seguito di un  progetto definitivo per “Opere di ripristino dell’equilibrio costiero e di ripascimento della spiaggia in località Centofontane del Comune di Crosia", progetto finanziato in attuazione all’Accordo di Programma Quadro – Difesa del Suolo – Erosione delle Coste di cui alla Delibera CIPE n.35 del 27/05/2005 (Codice Intervento EC04), al mio Comune, anni orsono, è stato assegnato un contributo di circa 1.500.000 di euro, soldi e lavoro gestiti direttamente dalla Regione Calabria>>. L’assessore, spiega, inoltre che al suo insediamento, giugno 2009, <<le opere non erano ancora iniziate perché mancanti di diversi pareri, poi ottenuti. Iniziato il lavoro con enorme ritardo rispetto al cronoprogramma, i lavori sono stati sospesi in luglio 2010 con l’impegno di riprenderli in settembre 2010. Da allora>>, commenta Iaquinta, <<nulla è accaduto, in quanto, la Regione Calabria, per i lavori già effettuati dalla ditta assegnataria dell’opera (circa 500.000 euro), non ha versato nemmeno un euro, per cui la stessa, per ovvi motivi non ha proseguito>>. L’assessore di Crosia va oltre e mette in risalto che <<il paradosso è che al 30 giugno 2011 il finanziamento rischia di perdersi se non verranno completati i lavori, e la Regione Calabria, ritarda il mandato, con grave danno alla comunità che mi onoro di amministrare, e con fondi pubblici, e mi riferisco al lavoro già effettuato, e che risulta parziale e non risolutivo del problema>>. Infine, nella missiva al Gabibbo, Biagio Iaquinta, oltre ai consueti ringraziamenti e saluti, aggiunge un post scriptum: <<non ottenendo da te risposte, entro e non oltre una settimana, inizierò lo sciopero della fame e della sete!>>.

di Redazione | 10/03/2011

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