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Si è svolta nei giorni scorsi, presso il Teatro Paolella, la cerimonia di premiazione dei migliori presepi della V edizione della rassegna “La Città dei Presepi”, organizzata dall’Assessorato al Turismo, Spettacolo e Manifestazioni Culturali guidato da Antonella Converso. La giuria composta dell’Editore Mimmo Ferrari, dal Sacerdote don Franco Romano e dall’architetto Umberto Lavia ha consegnato i premi ai tre vincitori. Al terzo posto si è classificato Giuseppe Russo per l’impegno e l’abnegazione nei confronti di un lavoro molto ampio e articolato dal punto di vista del paesaggio. Al secondo posto si è classificato Antonio Giampetruzzi per la forza tecnica e realizzativi di un’opera perfettamente proporzionata in tutti i suoi elementi sia paesaggistici che figurativi. Il primo posto è andato ad Anna Esposito per l’originalità dell’idea e la creatività scenografica del lavoro, molto ricca di significati simbolici e quindi aperta a molteplici interpretazioni a più livelli. Un’opera che riflette l’integrazione tra l’acqua e l’architettura che la ospita. Il premio speciale è andato alla Casa di reclusione di Rossano che ha partecipato a tutte e cinque le edizioni della Città dei Presepi, mentre a tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato e una targa. Il Sindaco, l’Assessore al Turismo e Spettacolo Antonella Converso e l’intera Amministrazione Comunale ringraziano tutti gli attori che hanno concorso alla buona riuscita di questa ennesima edizione della manifestazione, a partire dai proprietari che hanno ceduto gratuitamente i propri locali fino ad arrivare a tutti i Comuni, le cooperative, le associazioni, le scuole e i cittadini che hanno partecipato con un proprio lavoro. L’Assessore Converso ha espresso l’auspicio che la manifestazione possa continuare anche negli anni successivi perché ha permesso nel corso a numerosi turisti e visitatori di conoscere il centro storico di Rossano e di ammirare tante creazioni presepiali frutto dell’estro e della creatività fatte con i materiali più disparati, dalla lana alla paglia, fino ad arrivare a chiodi e bulloni.