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Crotone (Crotone) - I “tesori” del Castello Carlo V


“Questo Castello si sta rivelando un tesoro” ha affermato il Sindaco Peppino Vallone in apertura della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Crotone in occasione della presentazione dello stato di attuazione dei lavori di riqualificazione del Castello Fortezza Carlo V. Il Sindaco – riferisce testualmente una nota dell’ufficio comunicazio0ne del Comune di Crotone - ha inteso dare una duplice valenza all’affermazione sostenendo che se da un lato il Castello Carlo V per la sua unicità rappresenta un patrimonio per la città e per il quale l’amministrazione comunale si sta impegnando per la sua completa riqualificazione dall’altro ogni azione messa in campo dall’Ente corrisponde a piacevoli scoperte dal punto di vista storico. E’ stato il Prof. Marco Dezzi Bardeschi, uno dei massimi esponenti internazionali della tecnica della conservazione architettonica e direttore dei lavori ad illustrare i risultati preliminari delle indagini archeologiche condotte nell’ambito del progetto di recupero del Castello. Progetto la cui consegna dei lavori – continua il comunicato -  è stata effettuata il 27 ottobre 2010 e che ad oggi ha permesso di avviare le prime indagini archeologiche mirate sul lato della cortina verso mare e all’interno del Bastione Santa Caterina. Iniziati il 22 novembre a cura della dott.ssa Chiara Dezzi Bardeschi, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria Ufficio Scavi, dott. Domenico Marino, presenti entrambi alla conferenza stampa, i saggi di scavo – continua la nota - hanno interessato all’esterno, la base del cosiddetto Orto Candela verso il Borgo Marinaro, l’area antistante la Porta del Soccorso del Bastione San Giacomo e la torre cosiddetta medioevale contro la cortina orientale del Castello, oltre ai saggi stratigrafici condotti all’interno del Bastione Santa Caterina. In particolare, i saggi condotti davanti alla Porta del Soccorso del Bastione San Giacomo e alla torre cosiddetta medioevale, parzialmente visibile su un’altezza ridotta (1,5m), - prosegue il comunicato del Comune - hanno offerto nuovi ed inediti dati per precisare la storia del Castello. Il primo saggio, su un’area di 11,3x5m, ha permesso di mettere in luce la soglia ed il sistema connesso alla Porta del Soccorso, la scarpa del muro della cortina settentrionale del bastione ed il pavimento ottocentesco, relativo all’ultima fase d’occupazione del manufatto. In questa fase, la Porta del Soccorso, dagli scavi, - prosegue il comunicato stampa - risulta inquadrata all’esterno da un’antiporta (4x3,6m) con l’asse mediano incentrato sulla Porta medesima, con chiara funzione di protezione. Come datazione, la stratigrafia ed il materiale associato suggerisce la metà del XIX secolo, come sembra confermare la sua presenza sulle piante conservate nell’Archivio di Stato Napoli. Il secondo saggio, su un’area di 5,5x11m, si trova circa alla metà della cortina orientale del castello ed ha permesso – va avanti la nota stampa - di mettere in luce le vestigia della cosiddetta torre medioevale su un’altezza di 4m, precisandone le caratteristiche (forma e dimensioni) e confermandone la datazione medioevale. La torre, con una leggera scarpa, è costruita direttamente sulla superficie in pietra arenaria di uno sperone roccioso. Inattesa la scoperta della raffinata lavorazione del basamento: dalla platea rocciosa, sale un toro scolpito, a tratti appena abbozzato, a tratti più marcatamente inciso direttamente nella roccia, seguito da una duplice cornice modanata in progressione scalare. Tre feritoie, due delle quali – continua il comunicato - di forma apparentemente irregolare, si aprono sopra il secondo ordine di rifinitura. Che si tratti di un’opera non finita lo conferma la lavorazione a tratti abbozzata. Oltre a numerose palle di cannone in ferro ed in pietra, è stato ritrovato – sottolinea la nota - un eccezionale tesoretto di ben dieci monete (tornesi, di argento e rame, e grani) con datazione compresa tra il 1798 ed il 1835. L’assessore all’Urbanistica Ettore Perziano ha precisato che i lavori appaltati si concentreranno in questo periodo sul consolidamento della scarpata che ha provocato il crollo del muro sulla Via Verdogne e sul rifacimento dello stesso muro che grazie ai lavori di ingegneria naturalistica che si effettueranno sul terreno antistante, avrà altezze inferiori a quelle del muro esistente. La conclusione dei lavori di ripristino del muro è prevista per marzo 2011. L’Assessore alla Cultura Silvano Cavarretta ha ribadito la centralità del Castello CarloV nelle politiche culturali messe in campo dall’amministrazione Comunale  

di Redazione | 31/01/2011

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