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Rossano (Cosenza) - “L’INTERVENTO” Cristina Smurra (Altroconsumo): agricoltura, calo del 7,4% dal 2000


<<Solo il 6,6 per cento delle nuove leve nelle aziende agricole è giovane. Intanto in soli 10 anni oltre 500 mila imprese agricole hanno chiuso  battente. E questo vale tanto per il Nord quanto per il Sud. La conseguenza è che i  valori diminuiscono, le terre si deprezzano e il Paese vive, anche nel comparto agrumicolo, una delle sue più serie crisi. In questo scenario desolante e ad ampio raggio emerso da un’analisi della Confederazione italiana agricoltori (Cia), dal 2000 al 2009 il valore aggiunto dell’agricoltura è sceso da 27 a 25 milioni di euro registrando un calo del 7,4 per cento. Come se non bastasse, il dato ancora più allarmante è proprio l’assenza di ricambio generazionale, potenziale fucina di nuove idee e fonte di cambiamento. Solo 112.000 aziende infatti, sono gestite da un conduttore giovane. In termini di percentuale solo il 16% delle nuove imprese può vantare l’auspicabile ricambio di cui tanto si parla. Nelle aziende storiche la percentuale in tal senso si attesta intorno al 2,3%. Circa 19.000 Kmq di terreni coltivabili, hanno cessato in questo decennio di essere produttivi. L’assenza di politiche adeguate, di controlli e di elargizioni di contributi a pioggia, in questi anni hanno decretato il collasso del comparto agricoltura. E la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. Dal Sud al Nord del nostro Paese, in coro si levano le proteste dei tanti agricoltori, che lamentano il fallimento di politiche agricole non adeguate e di scarso potere contrattuale a livello europeo. A rendere tutto ancora più tragico è il taglio dei redditi. Solo lo scorso anno il dato si attestava a meno 25,3 per cento. Nel quadro complessivo appena delineato, non mancano casi isolati di giovani imprenditori che saltando l’intera filiera e azzerando le distanze tra produttori e consumatori, piazzano il loro prodotto, ovviamente di qualità, al cosiddetto “prezzo giusto”. Si tratta di una tendenza, misurabile, cui guardare con attenzione. Professionalità, qualità, innovazione e serietà commerciale, rappresentano oggi, la vera marcia in più di chi semina in modo congiunto. Quella grande realtà fatta di scambi di energia, di idee, di competenze e di capacità di anticipare i tempi proponendosi con un unico grande paniere di sapori, identità e storie, vince su tutto. L’incontro con realtà attente alla sostanza più che alla forma, creano quella particolare magia indicatrice dell’unica via percorribile. Il resto va da sé. L’importante è non delegare ad altri le proprie sorti e restare sul mercato puntando categoricamente all’eccellenza>>. Avv. Cristiana SMURRA – Responsabile Altroconsumo Sezione Rossano  

di Redazione | 10/04/2010

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