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Milano (Milano) - Allarme de L’Albero della Vita onlus Haiti: a Port au Prince sempre più bambini vittime del colera


<<A Port au Prince si prevede la diffusione del contagio a 200.000 persone delle quali almeno 1/3 sono bambini>>. E’ l’allarme lanciato da L’Albero della Vita Onlus, attivo con il progetto “Medici in Prima Linea” a Wharf Jeremie, popolosa bidonville di Port au Prince. Questa zona dell’isola – riferisce testualmente una nota della fondazione L’Albero della vita - è uno dei sobborghi più poveri e disagiati della capitale haitiana, dove sopravvivono accampati in baracche addossate tra loro, migliaia di persone tra cui soprattutto bambini, prive dei servizi di base. Medici in Prima Linea sostiene la clinica San Franswa con personale medico e paramedico che fronteggia l’emergenza attraverso la cura dei contagiati e l’interruzione del ciclo di propagazione del virus. Il pool sanitario somministra la profilassi per la cura dell’infezione attraverso soluzioni reidratanti per via endovenosa, ospedalizza in isolamento i casi conclamati e sensibilizza attraverso azioni di promozione igienica la popolazione. Una delle difficoltà maggiori è rappresentata dall’interruzione di propagazione del virus: infatti è estremamente complesso stabilire le fonti di infezione in una bidonville, dove il sistema di approvvigionamento e lo smaltimento delle acque usate sono casuali. Il presidio sanitario di Medici in Prima linea è l’unico presente in questa zona ed è stato classificato dal Governo haitiano come centro di presa in carico del colera. “Sono soprattutto i bambini ad avere sintomi diarroici e un quadro clinico di forte disidratazione” –commenta Maurizio Montesano, Direttore Generale de L’Albero della Vita Onlus - “ i nostri operatori assicurano prevenzione, tutela e profilassi dove mancano assistenza sanitaria e servizi di base. Quello sanitario è un grosso problema: le persone arrivano al presidio di Medici in Prima Linea in condizioni molto critiche e i più deboli non riescono a sopravvivere; altri lasciano il centro medico guariti dopo aver ricevuto le cure ma tornano a vivere in aree potenzialmente infette. Assistiamo impotenti al fenomeno dei bambini di strada, abbandonati e facili prede di bande armate che approfittano della grave situazione generale.” Gli operatori di Medici in Prima Linea prevedono il picco dell’epidemia alla fine di questo mese e temono la propagazione del  contagio anche alle isole circostanti: si iniziano a cremare i cadaveri perché i cimiteri non li accettano più e non si possono fare fosse comuni. A Port-au-Prince dove il colera ha già fatto 1000 morti, circa un milione e mezzo di persone vive ancora nei campi sfollati dove l’igiene e l’acqua potabile scarseggiano e dipendono interamente dai soccorsi umanitari, la cui opera è resa ancora più difficile dalla microcriminalità. L’ONU ha lanciato un appello per la raccolta di 164 milioni di dollari per contrastare l’epidemia. Anche L’Albero della Vita Onlus contribuisce alla raccolta fondi per l’emergenza sanitaria a Port au Prince attraverso Medici in Prima Linea C/C postale n. 88110416 IBAN: IT66 T0760 10160 0000088110416 C/C Bancario n. 2826, IBAN IT90 A 05584 34210 0000 0000 2826 Intestati a Fondazione L'Albero della Vita Onlus - Medici in Prima Linea. I fondi raccolti saranno destinati all’allestimento di strutture sanitarie, acquisto di materiale medico tra cui kit igienici e di reidratazione.

di Redazione | 17/11/2010

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