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L’Arall, l’Associazione Regionale delle Autonomie Locali del Lazio e la Fondazione Reset hanno aderito alla campagna promossa da Terre des Hommes, “Io proteggo i bambini”. “Dopo la Lombardia - spiega il Presidente dell’Arall Donato Robilotta -  è il Lazio la Regione che ha più famiglie in Italia: ben 2.318.672. La nostra Regione ha anche uno dei tassi di natalità più alti con 9,63 nati ogni 1000 abitanti. Eppure, i Comuni del Lazio per i servizi in favore dei bambini con meno di 6 anni, spendono annualmente appena 453 euro per minore: solo i Comuni di Molise, Campania, Puglia e Calabria fanno peggio di noi, a fronte di tutti i Comuni delle Regioni del Centro Nord, la cui spesa oscilla tra gli 850 euro delle Marche e i 1550 dell’Emilia-Romagna. Si tratta ovviamente di ristrettezze finanziarie, ma che si riflettono inesorabilmente anche sui servizi per l’infanzia.  In tempi di federalismo - continua Robilotta - colpisce lo squilibrio tra i Comuni del Lazio e quelli delle Regioni del Centro Nord, non solo per i servizi all’infanzia, ma per il welfare nel suo complesso. Nel Lazio la spesa pro capite dei Comuni per il settore sociale (anno 2008) è di 93,8 euro, mentre in Trentino Alto Adige è di quasi 180 euro, in Lombardia di oltre 152 euro ed in Emilia - Romagna di oltre 190. Di converso, le Regioni del Sud non superano gli 80 euro, con il fanalino di coda della Calabria ferma a 53,6 euro. Siamo curiosi - conclude il Presidente dell’Arall - di conoscere cosa accadrà in questo settore con tali divergenze tra Regione e Regione quando si dovrà mettere mano ai costi standard”.    “Re.Se.T. e Arall - conclude Robilotta -  invitano tutti i Comuni del Lazio ad aderire facendo proprio il manifesto per i Comuni che Terre des Hommes ha messo a punto per l’occasione. Cinque iniziative sulle quali i Comuni del Lazio si dovranno impegnare concretamente per politiche in favore dei diritti dell’infanzia".