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Mandatoriccio (Cosenza) - La "Supplica alla Madonna del Santo Rosario" di Pompei


di DON MICHELE ROMANO - In tutta la Cristianità, oggi viene recitata la meravigliosa "Supplica alla Madonna del Santo Rosario" di Pompei, che il Beato Bartolo Longo, conosciuto come l'apostolo del Santo Rosario, scrisse nel 1883, quale "Atto di Amore alla Vergine", e che viene recitata due volte all'anno: l'8 maggio, e il 7 ottobre. La Supplica, esprime l'attesa dell'intera creazione, che soffre e grida la pace! La storia di questo Santuario, è fortemente legata all'esistenza del Beato Bartolo Longo, che propagò il culto del Santo Rosario, che lui amava definire: "La dolce catena che ci rannoda a Dio"! Oggi, è divenuto uno dei luoghi Mariani più importanti del Mezzogiorno, e accoglie oltre 4 milioni di Pellegrini all'anno. La Festa Liturgica della Madonna del Rosario, è stata istituita da papa Pio V nel 1572, per celebrare il trionfo dei Cristiani nella battaglia di Lepanto, avvenuta il 7 ottobre del 1571, in cui vennero sconfitti gli invasori Ottomani. Inizialmente fu chiamata "Festa della Madonna della Vittoria", in ricordo del giorno della Vittoria, ma il Papa, suo successore, Gregorio XIII, la trasformò in "Festa della Madonna del Rosario", e che oggi viene celebrata nella prima Domenica di Ottobre. Memorabile è stata la Festa del 50° dell'Incoronazione della Vergine di Pompei, da parte di Papa Paolo VI, il 23 aprile 1965, descritta, che essa avvenne, "con mani tremanti" da parte del Pontefice. Un quadro davvero prodigioso (alto 120 cm e largo cm 100), che rappresenta la Vergine del Rosario, con in braccio il Bambino Gesù, e ai lati San Domenico e Santa Caterina da Siena. La sua contemplazione, rappresenta "l'apice dell'esperienza mistico-estetica, nell'interpretazione del Beato Bartolo Longo, che di questo Quadro, testimonierà: "Pur non essendo attraente per la sua bellezza artistica, reca in sé qualche cosa che attira ad ammirarlo "per una forza arcana che si impone, e trae, quasi senza volerlo, ad inchinarsi a pregare, sentendo nell'animo, la ferma speranza che la Preghiera verrà esaudita, e si prova tale ineffabile dolcezza che, non gustata, non s'intende mai" (SSP). Oggi, 8 maggio pertanto, in tutta la Chiesa si eleva questa intensa Preghiera della Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei. Ci uniamo tutti, a questo popolare Atto di fede e di devozione, affinché, per intercessione della Vergine Maria, il Signore conceda Misericordia e Pace, alla Chiesa e al mondo intero.
Confidiamo, dunque, nella forza del Santo Rosario, del quale anche il grande Teologo Fulton J. Sheen, diceva: "Se volete convertire qualcuno, insegnategli il Rosario!"

Di seguito il testo della Supplica, per aiutare quanti ne fossero sprovvisti!

Auguri per una serena e santa giornata. A tutti, buon mese di maggio, dedicato alla Vergine Maria!

TESTO DELLA SUPPLICA

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.

Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.

O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore. Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo.

Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria

Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie. Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.

Ave Maria

Chiediamo la benedizione a Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.

Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo.

Amen.

*SALVE O REGINA.....*

 


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 08/05/2024

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