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Oggi, anche nella  piccola comunità parrocchiale di Mandatoriccio Scalo si vivrà il clou della festa, in onore del Santo Patrono "San Giuseppe operaio". Il Triduo di preghiera e riflessione, che ha preceduto la festa, ha avuto come tematica, proposta dal parroco, don Michele Romano: San Giuseppe, l'uomo del Silenzio e dell'Obbedienza (detto perciò, anche, "Uomo giusto"). Sarà Papa Pio XII, il primo maggio del 1955, a proporre San Giuseppe, come "Patrono" della Chiesa universale, e modello dei Lavoratori, un onore che ha aiutato, e la società e la Chiesa, a scoprire la vera dignità e il significato del Lavoro. "Non dobbiamo dimenticare - ha commentato don Romano - che Gesù stesso, nel Vangelo, è definito "il figlio del falegname" (Mt 13, 55). Più volte nei Vangeli, viene citata la figura di San Giuseppe, una presenza che, con la sua obbedienza, ha consentito la realizzazione del Progetto Salvifico di Dio per ogni uomo. Una "Obbedienza", che la Chiesa ha, poi, racchiuso, nei cinque Misteri, che caratterizzano il Santo Rosario, a lui dedicato: 1)- L'annuncio dell'Angelo a Giuseppe, su Maria e Gesù. 2)- Il viaggio di Giuseppe e Maria, a Gerusalemme, per il censimento. 3)- La nascita di Gesù e la fuga in Egitto. 4)- L'uscita dall'Egitto, per il ritorno nella terra di Israele. 5)- Il ritorno a Nazareth di Giuseppe e Maria, con Gesù che cresceva in Età, Sapienza e Grazia! Ecco perché San Giuseppe, è chiamato anche l'uomo del "silenzio", perché, pur essendo sempre presente nella vita di Gesù e di Maria, di lui, tuttavia, i Vangeli, non ci riportano neanche una parola. Da uomo "giusto e saggio" qual'era, ha preferito parlare con i fatti e con le opere: ha accettato anche di scomparire nel "silenzio", quando ha ultimato il suo compito di Padre - Protettore, della Santa Famiglia di Nazareth". Dopo aver portato San Giuseppe, ieri sera, nella parrocchia viciniora, di Pietrapaola, dove c'è stata una sentita e partecipata Concelebrazione Eucaristica, da parte delle due Comunità, presieduta dal parroco con Umberto Sapia, questa sera, i festeggiamenti prevedono, nella chiesa parrocchiale dello Scalo di Mandatoriccio: alle ore 17:30, la recita del santo Rosario di San Giuseppe; alle 18,00 ci sarà la santa Messa, presieduta da don Gianni Filippelli, e subito dopo, si svolgerà la solenne processione per le vie della parrocchia. La serata si concluderà: con i festeggiamenti civili, i tradizionali "incanti", e a chiusura, intorno alle 24, spettacolari fuochi pirotecnici. Al parroco, don michele Romano, non sono mancate parole di romgraziamernto verso il Comitato festa, per la preziosa e fattiva collaborazione, unitamente alle rispettive Amministrazioni comunali, nelle persone dei sindaci di Mandatoriccio e Pietrapaola, gli agenti di Polizia locaòle, e i Carabinieri. "Preghiamo - ha copncluso don Romano - affinché San Giuseppe possa sempre proteggere e benedire la nostra comunità parrocchiale, affidata al suo "Patrocinio", e ottenere alla Chiesa e al mondo intero, il dono prezioso della pace, mai così urgente e necessario"