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di DON MICHELE ROMANO - Il Decreto Conciliare: "Presbiterorum Ordinis", utilizza il triplice schema del Ministero Sacerdotale, per spiegare la sua missione Evangelica: È Ministro della Parola; È Ministro dei Sacramenti - il cui vertice è l'Eucarestia; È  Ministro del popolo di Dio! Tuttavia, il Sacerdote non è solo un "dispensatore" di Culto, ma ha anche la responsabilità pastorale, di guidare la Comunità affidata alle sue cure. Per crescere sempre più nella sua vita e nel suo Ministero, ogni Sacerdote, dice Papa Francesco, deve coltivare quattro possimità:
La vicinanza a Dio, al proprio Vescovo, ai confratelli Sacerdoti, e al popolo Santo di Dio. Penso che ognuno di voi, ha avuto esperienza di conoscere un Sacerdote, apprezzarne pregi e difetti! Tutto nonostante, il Sacerdote, rimane l'uomo più amato e più incompreso; il più cercato e il più rifiutato. È la persona più criticata, perché non sempre riesce a confermare nella sua vita, l'autenticità del Vangelo. Certo, però, che se il Signore avesse voluto una Chiesa "perfetta", l'avrebbe affidata agli Angeli, non certo agli uomini!
Il Sacerdote, è il fratello di tutti: se è santo, lo ignoriamo; se è mediocre, lo disprezziamo; se è generoso, lo sfruttiamo; se ha qualche "interesse specifico", lo critichiamo; se siamo nel bisogno, lo assilliamo; se stiamo bene, lo ignoriamo! Solo quando ci sarà sottratto, comprenderemo quanto ci fosse indispensabile e caro. Eppure, ogni Sacerdote, sa che lui vive ed opera nel mondo, pur sapendo che non appartiene al mondo. Sì, è figlio di uomini, ma ha l'autorità di renderli "figli di Dio". Pur essendo "povero", ha il potere di comunicare ai fratelli, ricchezze infinite. Pur essendo "debole", può rendere forte i deboli, col Pane della Vita. Pur essendo un "servitore di Dio", davanti a lui, si inginocchiano gli Angeli. Pur essendo "mortale", ha il compito di trasmettere l'immortalità; pur camminando sulla terra, il suo sguardo è rivolto al cielo. Ogni Sacerdote può fare cose, che neppure la Madonna o gli Angeli possono compiere: celebrare la Santa Messa e perdonare i peccati degli uomini. Quando Celebra, la sua "Azione", tocca il Cielo. Quando "Assolve", rivela la potenza di Dio che perdona i peccati, e ridona la vita. Quando "insegna", ci spiega la Parola di Gesù, che è: Via - Verità e Vita! Quando prega per noi, il Signore lo ascolta, perché lo ha costituito "ponte" di collegamento, tra Dio e gli uomini. Quando lo "accogliamo", diventa l'amico più sincero e fedele, ed il nostro Grazie a lui, più vero e più  bello, consiste nel pregare per ognuno di loro, e nel sostenerli con la nostra fattiva collaborazione! Del Sacerdote, tanto grande e fragile, hanno detto: *Sant'Agostino*: Il Sacerdote, è il vertice di tutte le grandezze.
*Monsabrè*: Nessuno è più grande di questo povero, piccolo uomo, che celebra i Sacramenti.
*San Francesco d'Assisi*, diceva: Se un giorno incontrassi simultaneamente, un Angelo e un Sacerdote, saluterei prima il Sacerdote, perché egli è un altro Cristo! *Fulton Sheen*: Il Sacerdote non si appartiene, perché è tutto e solo di Dio e dei fratelli. *San Giovanni Bosco*, affermava: Il più grande "Dono", che Dio possa fare a una Famiglia, è un figlio Sacerdote. *San Giovanni Maria Vianney*, asseriva: Lasciate per vent'anni una Parrocchia senza Prete, adoreranno le bestie! *San Padre Pio*: Quando celebro la Santa Messa, sono sospeso sulla croce con Gesù! È semplicemente meraviglioso, pensare che in ogni Sacerdote, pur con tutte le sue debolezze e fragilità, Gesù si fa vicino e cammina con noi. Preghiamo, pertanto, affinché tutti i Sacerdoti, possano essere sempre più, testimoni dell'Amore di Dio per ogni uomo! Che ognuno di voi, dopo aver partecipato alla Santa Messa, possa dire, tornando a casa (come succedeva ad Ars!): "Oggi, abbiamo visto Dio in un uomo!" Grazie a tutti voi, per l'amore che mostrate a tutti noi Sacerdoti. Possa sempre il Signore - nostro tramite - Bene dirvi e Proteggervi! Auguro di cuore a tutti, una serena giornata.