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Mandatoriccio (Cosenza) - Il Pane!


di DON MICHELE ROMANO - Per tanti Popoli, il Pane, non è solo un cibo come tanti altri, ma un elemento fondamentale per una buona vita. Infatti, quando viene a mancare, è la vita stessa ad essere messa a repentaglio, e spesso, ci si ritrova esposti ad una insicurezza tale, che alimenta tensioni sociali e conflitti laceranti. Per questo nella Bibbia, la Manna, è chiamata "il pane del Cielo", segno della presenza di Dio, che sosteneva la vita del popolo d'Israele, nel deserto (Sal 105, 40). Anche oggi, nelle nostre case, il "profumo del pane", evoca un contesto familiare di condivisione e di affetto, un grande legame con laTerra- Madre! C'è sempre un forte legame, anche fra il Pane e il Lavoro, tanto che usiamo espressioni come: "guadagnare il pane", o "portare a casa il pane", che ne indicano la stessa attività lavorativa umana. La stessa dinamica, poi, si trasfigura nell'Eucaristia, "Pane spezzato" e "condiviso", che aiuta a tessere veri rapporti di fraternità, creando momenti di accoglienza reciproca, e di unità! Questa logica della "condivisione", spingerà un giorno Gesù, a provocare il gesto generoso di "pochi" (che avevano solo cinque Pani), per saziare abbondantemente la fame di tutti (erano circa 5000 uomini - Mt 14, 21).
Il Pane diventa, dunque, fonte di vita, espressione di un dono che va al di là del semplice pane, ma diventa "segno" di una misericordia radicale, che tutto valorizza e trasforma.
"Io sono il pane della vita" (Gv 6, 35), dirà Gesù: una realtà così semplice ed umana, ma che, comunicandoci il mistero della presenza Divina, dispiega, nella sua forza simbolica, tutta la sua potenza! Nella Preghiera cristiana del Padre Nostro, chiediamo a Dio di darci "ogni giorno, il nostro pane quotidiano", una richiesta che racchiude in sé, una duplice caratteristica: 1)- Non è richiesta, che ognuno fa per sé, ma per tutti (il "nostro" Pane), e poi : 2)- Chiediamo a Dio, che ci dia ogni giorno, il nostro pane "quotidiano", che non è un'espressione tautològica (ripetizione della stessa parola: oggi e quotidiano), ma che esprime tutta la nostra fede, nella sua Provvidenza, che mai ci farà mancare il pane "ogni giorno": sia per il corpo, che per l'Anima! Ma questo pane, può diventare anche un pane, che un giorno potrà accusarci: ci rimproverà la poca abitudine a spezzarlo con chi ci è vicino, con chi è in difficoltà, in un atteggiamento di egoismo tale, che tradisce la sua vera finalità: un Pane creato per essere condiviso con tutta l'Umanità, che invece, purtroppo, è mangiato solo da pochi. E l'Amore: nè il nostro, nè quello di Dio, può sopportare questo. Un Pane, che nella sua semplicità, non può essere tradito nelle sue attese: Pensiamo ad esempio a tutte le forme di capolarato, di "lavoro nero" o di corruzione, quando, addirittura, non viene usato per vere e proprie guerre economiche, dove i Paesi economicamente più ricchi, impongono un certo tipo di produzione, ai mercati più deboli. Solo le parole di Gesù: "Io sono il pane della vita" (Gv 6, 48), ci spalancano l'orizzonte della comunione con Lui. Pertanto, facciamo sì che il Pane, sia accolto in stili di vita, senza spreco e senza avidità, capace di gustarlo con rispetto, nel segno del ringraziamento e della condivisione.
Il Pane, allora, "frutto della terra e del lavoro dell'uomo", sia non solo alimento di vita, ma diventi soprattutto, simbolo di dignità e di solidarietà! Auguro a tutti di accogliere "ogni giorno", con gratitudine, "il pane quotidiano", per una vita serena e tranquilla! A tutti, una buona e serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 22/04/2024

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