We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - La croce: il trono di Cristo


di DON MICHELE ROMANO - Oggi, Venerdì Santo, è l'unico giorno dell'Anno, in cui non viene celebrata la santa Messa: è un giorno di silenzio e contemplazione, per la morte del Signore. Ci rechiamo tutti in Chiesa, per vivere i tre momenti che caratterizzano, quella che è chiamata, *L'Azione Liturgica*, comprendente: la Liturgia della Parola, l'Adorazione della Croce, e la Comunione Eucaristica!
Al centro di questa Azione Liturgica, c'è la Croce: al di sopra di essa, è scritto il motivo della condanna: Gesù Nazareno Re dei Giudei (INRI). Tutti coloro che passavano, vedendolo, lo ingiuriavano e si burlavano di Lui: "Se è il re d'Israele, scenda ora dalla Croce" (Mt 27, 42). Dopo aver ascoltato la Lettura del "Passio" (Gv 18, 1-19, 42), in tanti, ancora oggi, si chiedono: "Ma era proprio necessaria tanta sofferenza? Non si sarebbero potute evitare tutte quelle umiliazioni, quei maltrattamenti, quel giudizio iniquo, la vergogna stessa del patibolo? Ma Gesù non si è sottratto a tutto questo, è stato l'Amore a dargli la forza di salire sul Calvario: si è fatto crocifiggere, per rivelarci: non solo l'Amore assolutamente gratuito del Padre, che si dona all'uomo, col perdono che salva, ma anche perché così ha pagato il "prezzo" del nostro riscatto! Ecco perché noi oggi, Lo chiamiamo: il nostro Redentore! La stessa invocazione: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34), nel mentre ci sconvolge, ci fa comprendere la volontà Sua e del Padre, un Amore infinito, che conosce e perdona le nostre infedeltà! Il Venerdì Santo, perciò, dovrebbe indurci tutti al pentimento, perché, ci ricorda il profeta Isaia, Gesù "è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità" (Is 53, 5). Proprio, grazie alle sue piaghe, noi tutti siamo stati guariti, e con la sua Morte, ci ha aperto le porte della Vita! Ecco perché la Croce, è divenuta il "centro" focale, per tutte le generazioni, quale simbolo dell'Amore di Dio: narrata dalla Parola, celebrata nel Rito dell'Adorazione e dell'Esaltazione. Oggi, non è da considerare, un giorno di lutto o penitenza, è un giorno in cui le parole cedono il posto al silenzio e alla contemplazione, della "Beata e gloriosa Passione del Signore", dove la Chiesa proclama la vittoria di Cristo, sul peccato e sulla morte, ma nel contempo, commemora, anche, il giorno della sua nascita! In Gesù, Agnello immolato: "Tutto è compiuto" (19, 30), perché Lui ci ha Amati, fino alla fine: Non è fuggito, non ha ascoltato gli inviti a salvare se stesso ed essere risparmiato da una violenza così crudele. Non è sceso dalla Croce, perché di essa, ne ha fatto il *Trono* del Re dell'Universo, innamorato di ogni uomo, che ha voluto prendere su di sé il peccato del mondo, per realizzare il progetto di Salvezza, voluto dal Padre: "Riunire i figli di Dio dispersi dal Peccato" (Eb 4,
16). Gesù sulla Croce, è stato afflitto solo dal tormento dell'abbandono, e questo tormento è stato tale, fino ad arrivare ad emettere quel grido lancinante: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"
(Mt 27, 46; Mc 15, 34). Un abbandono terribile, cui ha fatto seguito la morte e il turbamento di tutta la natura. Tuttavia, il vertice della Sofferenza, è divenuto anche il vertice della Vittoria: la morte era sconfitta, e la terra purificata, divento così un campo "rigenerato", perché vi si potesse edificare la Chiesa. Attraverso questa sofferenza, Gesù non solo ci ha riaperto le porte del Cielo, ma è causa di Salvezza, per tutti quelli che credono. Ed infine, contempliamo il Suo atteggiamento, di totale affidamento al Padre (che chiude l'incipit del Salmo 22): "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 23, 46). Ora, tocca ad ognuno di noi, "volgere lo sguardo" alla Croce: "Guarderanno a me, colui che hanno trafitto" (Zc 12, 10b). Uno sguardo, non esteriore, ma di comprensione profonda, che solo chi ha un cuore aperto, può capire, quale grande gesto di perdono universale, che Dio ha concesso al mondo, per mezzo del Figlio. Buon silenzio "meditativo" a tutti, in questo santo Venerdì, della Passione del Signore.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 29/03/2024

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it