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Cariati (Cosenza) - Sguardo e mondi - Festival delle culture al Museo di Cariati


Nell’ambito del Programma “Incontriamoci al Museo” (ottobre 2023-giugno 2024), con una manifestazione dedicata alla cultura Romena e Moldava, prende il via, mercoledì 27  marzo nella sede museale di Palazzo Chiriàci, la prima edizione di “Sguardo e mondi” - Festival Internazionale delle Culture, organizzato in collaborazione con le associazioni Kalyna Donne Ucraine, Itacoro (Italia-Colombia-Romania), Agorà Kroton (impegnata sul fronte dei migranti) e le donne della comunità del Marocco residenti a Cariati.

L’obiettivo, spiega la Direttrice Assunta Scorpiniti, ideatrice del Festival, “è la valorizzazione culturale delle comunità straniere presenti a Cariati, siano esse stabilizzate, sia nuove, creando uno spazio di riflessione su questa nostra cittadina sempre più multietnica e plurale, in cui dobbiamo crescere insieme nel dialogo, nel positivo confronto e nel rispetto dei diritti umani”.

L’evento, che avrà per tema l’Incontro inteso come Accoglienza,  Dialogo e Arricchimento reciproco, si svolgerà per quest’anno in forma sperimentale in quattro giornate dedicate, oltre alla cultura Romeno-Moldava, rispettivamente alla cultura Ucraina (13 aprile), del Marocco (3 maggio) e di Paesi africani come la Nigeria, Mali, Guinea… (20 giugno, nella Giornata Mondiale del Rifugiato).

Piena condivisione, negli obiettivi e negli intenti, da parte dell’Amministrazione comunale; il sindaco Cataldo Minò, alla presentazione avvenuta nella Giornata Internazionale della donna, lo scorso Otto Marzo, si è dichiarato molto favorevole all’iniziativa e alla proposta di istituzionalizzare il Festival interculturale, che riconosce e valorizza una parte importante della società cariatese.

Si parte quindi, mercoledì,  dalle ore 17.00, con la Giornata della Cultura Romena e Moldava, curata dall’Associazione Itacoro presieduta da Rodica Giacco, una delle “pioniere” delle cariatesi di Romania arrivata nel 1992, che ha curato i vari momenti della manifestazione. “Per noi - ha dichiarato - è un’importante occasione di promuovere e far apprezzare la nostra cultura e nostre tradizioni; conoscendoci meglio si abbattono i muri di diffidenza e si ha più fiducia gli uni negli altri”.

Il programma prevede, oltre alla presentazione del Paese e di tradizioni “visibili” attraverso i costumi tipici, cibi, immagini di luoghi e una mostra di oggetti identitari, una serie di danze e canti tradizionali, rituali di accoglienza, e un omaggio al grande poeta e pensatore Mhail Eminescu, ritenuto il simbolo della cultura e dell’identità romena.


di Redazione | 27/03/2024

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