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di DON MICHELE ROMANO - Amici carissimi, Oggi mi sento di dirvi con più consapevolezza e verità: *Buon Natale*, perché superata la fase goliardica e paganeggiante dei tanti apparati, che lo hanno preceduto e caratterizzato: corsa affannosa ai regali, sfavillio di luci, addobbi di alberi natalizi di ogni tipo, quasi una gara a chi meglio primeggiava, luminarie in ogni strada e negozio, tavolate imbandite "di ogni ben di Dio"
(E Ricordiamocelo sempre: "Tutto è dono Suo!"), ecc., ecco che, finalmente, con le luci che vanno affievolendosi, ed i regali che sono ormai solo un ricordo, un oggetto come tanti altri, le cantilene di "buon natale" che vanno affievolendosi, e si è tornati al normale Buongiorno al vicino, ci poniamo una seria domanda: Ma allora, il Natale è finito? No, Fratelli miei, è finito solo il Natale dell'apparenza! Ecco perché oggi, possiamo scambiarci gli auguri di un "Vero e Santo Natale", che per noi Cristiani, è ogni giorno, allorquando Gesù "nasce" nel nostro cuore, senza appariscenze e riflettori, senza protagonismi ed ipocrisie! Quello di oggi, vuole essere un "Buon Natale" che ci fa prendere coscienza di una verità stupenda: Dio che è diventato uno di noi, che non ha disdegnato di assumere la nostra carne, nel modo più umile e povero, scegliendo di nascere misteriosamente in una stalla, prendendo su di sé tutta la nostra fragilità, per renderci partecipe di un "Miracolo Incarnato!"
"Buon Natale", allora, pur nella stanchezza di dover riprendere i nostri bioritmi quotidiani, ma con quella serenità dell'affidarci a Lui, che ben conosce i nostri pensieri, e le risonanze del nostro cuore. Offriamo tutto a Lui, quali "Doni" che avremmo voluto portare a quella Grotta, Doni: di tanti "Perché" inespressi, di tanti sorrisi "forzati", per nascondere le nostre lacrime per i tanti dubbi che caratterizzano il domani! Buon Natale a te, Fratello, che magari non ti sei potuto permettere di vivere un Santo Natale, come avresti voluto; a te che sei precario; a te Sorella, che vivi una fase di depressione; a te Fratello, che sei "terminale"; a te che piangi la morte di una persona cara; a te che vivi solo, e ti senti triste ed incompreso, perché davvero questo autentico Augurio di Buon Natale, scevro di ogni buonismo ed appariscenza, possa regalarti la gioia di sentirti "Amato", da un Dio che si è fatto come noi, per farci diventare come Lui. Il "Santo Natale", non sparisce con lo spegnersi delle luci, ma è un invito a scoprire, in ogni circostanza della nostra vita, la presenza di Dio, e ad andare ogni giorno, come i Pastori, a quella Grotta, dove potremmo rifornirci sempre del suo Amore e della sua Forza, per gridare al mondo, che c'è bisogno di Pace e Serenità: nei nostri Cuori, nelle nostre Famiglie, e nell'intera Umanità! Apprestandoci a chiudere questo Anno, con sentimenti di gratitudine al Signore, per tutti i Benefici che ci ha concesso, preghiamolo che il nuovo Anno, sia per tutti noi e per il mondo intero, un Anno di Pace, e soprattutto possano cessare queste assurde Guerre, che procurano solo morte, sofferenza e distruzione. Che Dio abbia pietà di noi, e ci Benedica! Serena giornata a tutti.