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Mandatoriccio (Cosenza) - 38 - Parabola dei due debitori


di DON MICHELE ROMANO - La Parabola "Dei Due Debitori", narrata nel Vangelo di Luca (7, 36-50) viene raccontata da Gesù, in risposta alla reazione del padrone di casa, di cui Gesù è ospite: da Simone il Fariseo (talvolta detto "Simone il Lebbroso"), con la quale spiega che "una donna peccatrice di quella città" (v 27) che "aveva unto i suoi piedi con un vaso di profumo, piangendo, asciugandoli con i suoi capelli, e baciandoli", ha mostrato più Amore del suo prossimo, e per questo è stata perdonata dal suo peccato più grande. Nella Tradizione Cattolica, la donna della Parabola, in tanti l'hanno identificata con Maria Maddalena, anche se le Chiese Ortodosse e Protestanti, non sono concorde con questa interpretazione del testo. Simone il Fariseo, invece, secondo la mentalità del tempo, era stato un pessimo ospite, per gli invitati alla sua cena, in quanto non aveva fornito loro nemmeno l'acqua, così che Gesù "potesse lavarsi i piedi" (44b - Gesto che Lui, vedremo, farà di persona agli Apostoli, nell'Ultima Cena), né lo aveva baciato (v 45a), come era scritto nel saluto ordinario (cfr Nm 19, 17). La Parabola è un chiaro invito di Gesù, a Simone, a "vedere" la donna presente, come la "vedeva" Lui. Quale approccio ottimale alla discussione, Gesù usa il metodo "dialettico", che ad un certo punto, "costringe" Simone, ad abbandonare ogni suo preconcetto sulla donna, per giungere ad una nuova luce di prospettiva, quella di Gesù. Con la domanda che gli pone (vv 40-42) lo coglie in fallo, costringendolo a rispondere secondo il suo punto di vista. Che la donna, poi, fosse una nota "prostituta", è stato un ruolo discusso dagli Esegeti, perché se fosse stata tale, la sua presenza avrebbe, infatti, compromesso la "purità rituale" del Fariseo. Certo, commenta J.B. Green: "Sarebbe stato più facile scacciare una donna di così dubbia moralità, ma non altrettanto facile guardare in faccia, la realtà di una donna, costretta a prostituirsi per ragioni economiche o per schiavitù!" Proclamando il perdono per la donna, Gesù invita Simone ("debitore" di un grosso debito: 500 denari, che corrispondevano a 500 giornate di lavoro), a guardare la povera donna (debitrice di soli cinquanta denari!), con "occhi nuovi", accogliendola nella Comunità del popolo di Dio. Contro gli inflessibili Farisei, Gesù si è immedesimato nel dramma interiore di quella peccatrice, che pentita si è rivolta a Lui fiduciosa, mostrandogli tutta la tenerezza del proprio amore, con pianti, baci, e profumi sui piedi, per cui non solo le permette di essere da lei toccato, ma le assicura il perdono divino: "Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato" (v 47). Luca, sappiamo, è il Vangelo della Misericordia di Dio, verso i peccatori: "Gesù è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto" (Lc 19, 10), mentre i Farisei e gli Scribi, incapaci di comprendere tutto questo, si scandalizzavano di Lui, perché accoglieva i peccatori e mangiava con loro. Pubblicani e peccatori, fa capire l'Evangelista, sono più vicini a Dio, sono "i malati" (bisognosi delle cure del Signore), che si sono ravveduti alla predicazione del Battista e di Gesù; al contrario di tutti loro, che si consideravano "sani" (non aver alcun bisogno di Gesù). Infatti, nella scena iniziale, che precede la Parabola, emerge la forte contrapposizione tra Gesù e il Fariseo, sul modo di accogliere la donna. Il Fariseo Simone, vede in lei, soltanto una "peccatrice" ("Hamàrtolos" - una donna "poco di buono"!). Gesù, al contrario, vede in lei una donna capace di amare e di pentimento: "Vedi questa donna, tu non mi hai... ma lei (per ben tre volte - vv 44-46). L'Amore della donna, fatto di gesti concreti, manifesta tutta la gratitudine per il perdono ricevuto. Gesti che rappresentano la "dimostrazione", anzi, per meglio dire, sono la "conseguenza" della consapevolezza, di essere perdonata! Questa è la novità dell'atteggiamento di Gesù: Non condanna, ma accoglie! È la Fede, che aiuta questa donna ad incontrarsi con se stessa e con Dio. Incontrando Gesù, una "forza nuova" sorge in lei, una forza che la fa rinascere a "vita nuova!" giunga a voi tutti, l'augurio, di una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 18/11/2023

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