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Rossano (Cosenza) - Halloween, ne abbiamo davvero bisogno?


di LETIZIA GUAGLIARDI - Ogni anno, in questo periodo c'è tanto fermento per Halloween. I film, le serie  tv, i giochi, i fumetti e persino i cartoni animati sono sul genere macabro/horror. Nei negozi c’è un vasto assortimento di costumi da streghe, fantasmi, vampiri e altri esseri mostruosi, teschi, pipistrelli, ragni, scheletri, zucche intagliate e accessori orripilanti di vario tipo. E poi valanghe di caramelle a tema e dolcetti di varie forme. I colori sono il viola, il nero e l’arancione. 
Halloween= All Hallow Eve significa “vigilia di tutti i santi”, quindi la sera del 31 ottobre. Anni fa questa “festa” è stata importata come fenomeno commerciale, un’opportunità per incrementare la vendita di costumi, maschere e gadgets vari. Poi, anno dopo anno, si è trasformata diventando sempre più macabra, una gara a chi esalta di più l’horror, a chi riesce ad impressionare di più. E così si offre ai bambini e ai ragazzi la possibilità di scegliere e di poter acquistare teste mozzate, facce piene di sangue e costumi che riproducono corpi deformi. Non ci sono più le festicciole di una volta. Nelle discoteche le scenografie sono un tripudio di idee per rappresentare al meglio il male: ragnatele, pipistrelli e teschi dappertutto, effetti sonori in chiave horror, carillon e risate inquietanti, lamenti e ululati. Tutte promettono il massimo del divertimento e dei brividi con costumi e travestimenti da far accapponare la pelle, ritmi infernali e musica ultraterrena. E ancora: “il buio si confonde con la luce per creare degli effetti adatti al passaggio degli spiritelli che movimenteranno la serata. Fuochi fatui e lanterne fluttueranno e addobberanno l’aria” – si legge nei manifesti pubblicitari.

La maggior parte delle persone segue le tendenze e questa è quella attuale, senza chiedersi se ha senso o no.

Molti minimizzano: è una festa come Carnevale, solo che cambiano il tipo di vestiti, il trucco e gli accessori vari;

non ci vedo niente di male, i bambini si divertono un po’;

è solo un’americanata, un modo di fare marketing;

è solo un modo divertente per esorcizzare la paura della morte.

Ma Halloween è davvero un’americanata, una ricorrenza innocua, banale e divertente?

In realtà, questa festa non viene dall’America. Già in Italia, tantissimi anni fa, si celebrava la ricorrenza di Ognissanti. Soprattutto nel sud Italia, le porte delle case si tenevano aperte e si lasciavano le tavole imbandite perché si credeva che quella notte le anime dei morti vagavano e si offriva loro del cibo (invece dei dolcetti anglosassoni). Un modo per tenersele buone e per scacciare la malasorte. Questo scimmiottare le abitudini americane di travestirsi, di guardare insieme film horror e poi di andare a bussare alle porte dei vicini di casa esclamando (dolcetto o scherzetto) ha preso piede da noi agi inizi degli anni ’90 (perché a noi piace copiare tutto quello che viene da altri Paesi e adagiarci dolcemente sull’indolenza e sulla passività).

In Italia c’era l’abitudine (per i cattolici) di andare al cimitero, poi in chiesa per la Messa. Poi è arrivato Halloween che è certamente più divertente! E, soprattutto, fa guadagnare un sacco di soldi!

Io penso che non tutto ciò che sembra divertente ci faccia stare bene e credo anche che l’idea che “così si esorcizza la paura della morte” sia solo un pretesto. Secondo me prendere in giro la morte vestendosi da scheletri e da fantasmi sia molto triste. Piuttosto, bisognerebbe andare oltre la superficialità con cui si accetta di tutto purché “di moda”.

La nostra società è già molto povera di contenuti, perché aggiungerci anche questo che è vuoto come le zucche intagliate in questo periodo?

La Bibbia, naturalmente, non può menzionare Halloween ma riporta un versetto che ci è molto utile:

“Non rivolgetevi agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro” (Levitico 19:31).

E anche Paolo, nella Prima Lettera ai Corinzi, scrive: “Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demoni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni”.

Abbiamo davvero bisogno di tante…zucche vuote? Si può andare oltre il “Ma dai! Che c’è di male“? Insomma…abbiamo davvero bisogno di Halloween?!?


di Letizia Guagliardi | 31/10/2023

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