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di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di questa XXVIII Domenica (A) del Tempo Ordinario (Mt 22, 1-14), Gesù racconta la Parabola del "Banchetto Nuziale", dove sottolinea l'aspetto gioioso ed onorifico (per chi ne prenderà parte!) del Regno di Dio, ma che, purtroppo, viene stranamente rifiutato, con conseguenze gravi per gli invitati. Ci mostra come un Re (il Padre), inviti per mezzo dei suoi "servi" (i Profeti) al banchetto dell'Alleanza di suo Figlio con l'umanità (opera della Salvezza!). Prima lo ha fatto col popolo di Israele: "Ma questi non volevano venire" (v 3b). Di fronte a questo rifiuto, il Padre, reitera l'invito: "Ecco, ho preparato il mio pranzo..., Tutto è pronto; venite alle nozze" (v 4). La noncuranza, il disprezzo, lo scherno, e la morte dei servi, provocherà l'indignazione del Re (v 7), che invia i soldati a uccidere quegli omicidi, preannunciando l'incendio della loro città (distruzione della città  di Gerusalemme, che avverrà, poi, nel 70 dopo Cristo, ad opera dei Romani). E così, che vengono inviati altri servi (gli Apostoli), ad andare "ai crocicchi" delle strade, dove, solitamente, stazionavano: poveri, peccatori, bisognosi, sofferenti, ecc. (v 9), con questo ordine preciso: la festa di nozze è pronta, ma gli invitati non ne erano degni..., andate ora ai crocicchi delle strade, e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze" (vv 8-9). Più tardi, Gesù dirà: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli..." (Mt 28,19). Questo "invito", oggi è rivolto anche a noi, alla Chiesa, al resto dell'Umanità: "tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali" (v 10). Tuttavia,non basta trovarsi nella sala delle nozze, è importante anche la dignità con cui ci si sta, occorre, appunto "l'abito nuziale" (v 12). Probabilmente, quest'abito nuziale", era un dono che il re faceva a tutti, per togliere dall'imbarazzo di essere mal vestiti, o poco presentabili". San Girolamo  commenterà che: "i vestiti più idonei", sono rappresentati dall'obbedienza ai Comandamenti del Signore, dalle opere di Carità, e dall'Ascolto del Vangelo, tutto sostenuto dalla Fede in Gesù. Purtroppo, oggi come allora, la maggior parte delle persone "non ha tempo per Dio": quante "scusanti" per soprassedere, e non accogliere il Suo invito di partecipare, ad esempio, alla Santa Messa Domenicale, di dedicare del tempo alla Preghiera (personale e comunitaria), a vivere una testimonianza Cristiana, che sia riflesso della Carità verso gli ultimi..., questo ci garantirà quell'abito nuziale, che ci renderà degni di sedere al banchetto del Signore, diversamente chi ne sottovaluta l'importanza, ritenendo più urgenti e prioritari i propri "affari", non vi sarà ammesso. Certo, la Chiesa, oggi, ha un compito duro e delicato: come presentare alla nostra società post-Cristiana, questo pressante invito del Padre, alle Nozze di suo Figlio? Come convincere tanta gente (lontana da Dio!), a prendere parte: a questo "banchetto di grasse vivande, di cibi succulenti, di vini raffinati..." (Is 55, 1-2), un'umanità, apparentemente, senza appetito! Questo grave compito, deve pre-occuparci tutti, se vogliamo Salvare questo nostro mondo, pur consapevoli che qualcuno di noi sarà maltrattato, vilipeso, e forse ucciso. Chi rifiuta, poi, l'invito, se ne assume tutte le personali responsabilità. La chiamata di Dio, è per tutti, non pone condizioni preliminari: Oggi la Chiesa, è il luogo privilegiato del grande "raduno", dove viene rinnovato, a tutti, l'invito a partecipare al Banchetto Eucaristico di Gesù, all'ascolto della sua Parola, pur nella consapevolezza che gli invitati "siamo tutti peccatori". Ma peccatori, che con umiltà si convertono, e accettano di far parte del Regno di Dio. Auguro a tutti, una serena e Santa Domenica.