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Mandatoriccio (Cosenza) - 06 - Parabola del Lievito


di DON MICHELE ROMANO - Quanti esempi e similitudini Gesù, con grande insistenza, ci propone sul Regno dei Cieli. Perché in realtà, quando Lui parla del Regno di Dio (o dei Cieli), parla di sé, del significato della sua venuta in mezzo a noi, delle promesse, e dell'eredità, per chi decide di seguirlo sulla strada verso il "Regno". Ci chiediamo: Cosa accomuna il lievito, la perla, il granello di senape, ecc., immagini con le quali Gesù identifica il Regno dei Cieli? Sono tutte realtà, così piccole, che si possono "nascondere", far crescere ed arricchire ciò che le racchiude! Non a caso, il lievito naturale, la tradizione lo chiama "pasta madre", ovvero generatrice di nuovo lievito e di nuovo pane. Veniva conservata gelosamente, in ogni famiglia, e mantenute in vita con opportuni rinfreschi, perché "ogni giorno" potesse produrre nuovo pane: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano", a dire: rinnovaci e rigeneraci quotidianamente o Signore. Il lievito è una sostanza "vivente", che cambia il "destino" di un impasto, fatto di semplice acqua e farina. Nella Parabola, il minuscolo pezzo di lievito (detto "Zumè"), è "nascosto" e mescolato in un enorme quantità di farina: "Tre misure di farina" (solitamente se ne usava una), del peso di circa 30 kg, che poi diventavano circa 50 kg di pane (La stessa quantità, che userà Sara, moglie di Abramo, quando all'improvviso, sono giunti tre Messaggeri del Signore (Gen 18, 6). Una quantità enorme di pane, che ci rimanda alla Festa e al Banchetto finale: "Il Signore degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte un convito di cibi succulenti..."
(Is 25, 8ss). Tuttavia, Gesù, "Vero Lievito" nella massa dei credenti (la Chiesa), incoraggia gli Apostoli (ed oggi, anche tutti noi!), a non temere di affrontare il mondo, perché anche se ora loro, sono ancora pochi, con il suo aiuto la Parola si diffonderà "sino ai confini della terra". Nell'Antico Testamento, il lievito raffigura anche il peccato, che "fermentando", contamina tutta la massa umana. Invece, in Matteo il lievito simboleggia l’Annuncio del Vangelo. Non a caso Gesù stesso, invita i suoi discepoli ad evitare il lievito dei farisei e dei sadducei (Mt 16, 11- Mc 8, 15), una raccomandazione ribadita anche da San Paolo (1 Cor 5, 6-8). Interessante notare in questa Parabola, detta
anche "Parabola della "Fermentazione", come la donna "mescolò" il lievito nella farina, e quindi non è più visibile, quasi a dire "nasconde" (dal greco "enekrupsèn", che indica l'azione di mettere qualcosa all'interno di un'altra cosa, "mescolare", fino a sparire!), quindi, non più evidente, tipico del Regno dei Cieli, che non attira l'interesse delle prime pagine dei giornali, non è l'argomento principale riportato nelle notizie alla radio alla televisione, tutt'altro: è stato inaugurato da Gesù, non in modo Fastoso e Solenne, ma in modo celato, segreto appunto! Ma, dentro quel piccolo "Lievito", c'è la potenza verificante della Parola di Dio - Gesù - che in modo segreto e riservato, agisce attraverso l'opera dello Spirito Santo, rigenerando la "parte interiore" di ogni persona, che così inizia a vivere secondo la volontà di Dio: "Quello che è nato dallo Spirito è spirito"
(Gv 3: 6); "Un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo" (Tm 3, 5b). Questo ci dice, che la forza attraente e trasformante, viene dall'esterno dell'impasto, come qualcosa che viene dall'alto, ovvero da Dio direttamente, e che la diffusione del Regno, è opera di Dio. Al discepolo spetta solo il compito di collaborare nell'annuncio: il lievito è Dio stesso! La seconda caratteristica, poi, è che il lievito si "spande" permeando, così, anche tutta la massa. Tre misure di farina (circa 50 chili, non è un evento quotidiano, ma un banchetto enorme, che darebbe da mangiare a 100/150 persone (per l'epoca, diremmo: "ad un intero villaggio). Questa apparente "esagerazione", altro non fa che rappresentarci la potenza di Dio. In tal modo, noi Cristiani di oggi, come il lievito che non cresce, ma permea, e il suo effetto è inevitabile, dobbiamo espanderci in tutto il mondo con l'Annuncio del Regno di Dio, e con la predicazione del Vangelo ad ogni creatura.
Segue...! A tutti, giunga l'augurio, di una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 10/10/2023

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