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di DON MICHELE ROMANO - Questa Parabola, detta anche "Parabola del ladro", si trova anche in Mc 3, 27 e Mt 12, 29. Nei Vangeli sinottici, questa Parabola costituisce parte della controversia su Beelzebùl, quando gli oppositori di Gesù lo accusano di esorcizzare in accordo con Satana: È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni" (Lc 11, 15). Interpretato in questo contesto, l'uomo forte è Satana, e l'attaccante rappresenta Gesù, il quale attacca il demonio per il bene degli altri, ridistribuendo quindi quanto egli ha indebitamente sottratto, dopo averlo sconfitto. Gesù è l'uomo "più forte", che ci libera dal potere di Satana e libera la casa del nostro cuore da ogni tenebra. Tuttavia, occorre sempre coltivare la nostra interiorità con la preghiera e la frequenza ai Sacramenti, per vivere come "figli della Luce". Non serve "sembrare perfetti" agli occhi di Dio: a volte ci capita di sperimentare "un limite", una mortificazione, nella nostra vita. Un limite che, tante volte, ci ridimensiona, che ci fa dimorare nell'umiltà, umiltà che ci consentirà di presentarci sicuramente con Verità davanti al nostro Signore e m
Maestro. In fondo, la perfetta disamina della Parabola, la possiamo così riassumere: L'uomo forte, il demonio, ha posseduto l'uomo meno forte, l'essere umano, ma Gesù, il più forte, ha scacciato l'uomo forte, dal meno forte, perciò è scritto: "Uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince"(v 22). Gesù lo dirà apertamente: "Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza"
(Gv 10, 10). Il demonio, ci ha rubato tante cose: la pace, la libertà, distruggendo famiglie, e prendendo di mira anche la Chiesa, ci ha "spogliato", come fece con Adamo ed Eva, privandoli della comunione con Dio. È stata necessaria l'Opera compiuta sulla Croce, per schiacciare il capo al serpente seduttore, solo in tal modo Gesù ha potuto restituirci, quanto avevamo perso con Adamo: la vita spirituale, che ci fa entrare in comunione con Dio. Gesù, l'uomo più forte, ci ha liberati dall'uomo forte, il demonio, il quale ci teneva schiavi: "Gli ha tolto l'armatura e il bottino in cui confidava" (v 22b). L'armatura di Satana, rimane sempre la "menzogna"
(Infatti si mostrerà menzognero, anche col Signore, dirà San Girolamo), una menzogna che si manifesta con l'astuzia ("Il serpente, era il più astuto di tutti gli animali selvatici" (Gen 3, 1a). Nel libro dell'Apocalisse, leggiamo: "Il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana... fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli" (Ap 12, 9). Notiamo: La terra è diventata casa sua, Gesù lo chiama "Principe di questo mondo" (G v 12, 31; 14, 30), certo non per creazione, ma per usurpazione, dirà San Tommaso e le stesse parole di San Paolo, ce lo confermano: "Il dio di questo mondo ha accecato le menti degli infedeli...!"
(2Cor 4, 4a). Lui, non è principe delle Creature, ma dei peccatori e delle tenebre, secondo le parole di Giobbe: "egli è il re su tutti i figli della superbia" (Gb 4, 25). Nondimeno, Satana è intenzionato a combattere contro Dio e la Chiesa, ma Gesù ci consola e ci incoraggia: "Satana è vinto, e come è stato cacciato dal Cielo, così sarà cacciato dalla Terra, per mezzo di Cristo e della sua Chiesa, e sarà gettato nell'Abisso" (Ap 20, 3a). La Parola e il sangue dell'Agnello, avranno sempre il potere di respingere Satana dalla nostra vita e dalla Chiesa: "E le potenze degli Inferi, non prevarranno su di essa" (Mt 16, 18b). Oggi noi, grazie alla Redenzione operata da Gesù, non siamo più sotto la dittatura di Satana, ma siamo sotto il governo di Dio. Se obbediamo al Signore, e ci conserviamo in grazia, terremo sempre fuori Satana dalla nostra vita, e ci temerà, e fuggirà da noi "Vade retro" - Mt 4, 10), così come ci ha insegnato lo Spirito Santo, per bocca dell'apostolo Giacomo: "Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi" (Gc 4, 7). Segue...! A tutti, Giunga l'augurio, di una serena giornata.