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Mandatoriccio (Cosenza) - 02 - Parabola dei vignaioli omicidi


di DON MICHELE ROMANO - Questa Parabola dei Vignaioli, la troviamo anche all'interno del Vangelo di Marco (12, 1-11), e di Luca (20, 9-18). Nel Vangelo di Matteo, si trova all'incirca, verso la fine della vita di Gesù, quasi a significare il preannuncio di ciò che sta per accadere. In sintesi, il racconto si può suddividere in tre momenti: 1)- Il proprietario che prepara la vigna e la dona in prestito ai vignaioli; 2)- Al momento della vendemmia, il proprietario manda i servi per ritirare i frutti, ma tutti vengono bastonati o uccisi; 3)- Infine, manda il figlio, ma la cattiveria dei vignaioli è tale, da desiderare l'eredità e decidere di ucciderlo. L'immagine della Vigna, è molto frequente nelle Scritture, con questa icona, i vari autori sacri hanno riconosciuto l'agire del popolo di Israele, che ha deluso le attese di Dio. Un Popolo che Egli ha scelto, tra gli altri popoli, come depositario della Rivelazione, e primo destinatario della Salvezza. Invece si è allontanato da Dio, ha deluso le sue aspettative, che anziché produrre uva buona, ha prodotto "uva selvatica". Tuttavia, anche se l'uomo delude le attese di Dio, che con tanto amore e tanta cura ha impiantato la Vigna (l'Evangelista fa uso di cinque importanti verbi: "piantò... circondò... scavò... costruì...affidò"), l'amore di Dio non viene meno. Ecco che si parla di un successivo invio di servi, incaricati di raccogliere i frutti, ma ancora una volta, sono stati accolti con la stessa violenza. Finché, in ultimo, fu mandato loro il Figlio che, però, sarà ucciso. È l'annuncio dell'imminente Passione e morte di Gesù: infatti, questa parabola, viene narrata mentre Gesù si trova a Gerusalemme, dove è stato accolto poco prima, con: "Osanna, Osanna...", da quella stessa folla che di lì a poco, gli urlerà: "Crocifiggilo.. Crocifiggilo, e ciò avverrà proprio per mano, di coloro ai quali, Cristo si rivolge con questa Parabola! L'immagine della Vigna che aveva Gesù, era ben altra: "Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutti (Gv 15, 1-2). L'Incarnazione di Gesù, è l'espressione di un Padre che ha dato fondo a tutta la sua capacità di "Alleanza", che non si è risparmiato, ecco perché oggi, conta molto su questa "reciprocità di Amore", di coloro (tutti noi!), nei confronti dei quali, ha avuto sempre una grande cura. In definitiva questa Parabola dei Vignaioli omicidi, è una allegoria della storia, sintesi della storia della Salvezza, quindi sintesi, se vogliamo, dell'infedeltà dell'uomo e della fedeltà di Dio. Anzi, possiamo notare un crescendo di resistenza e di violenza da parte nostra, ed un crescendo della bontà da parte di Dio. Se questo vale a livello della nostra piccola storia personale, ahimè, va anche detto che, purtroppo, vale anche ad un livello più vasto, oso dire anche: ecclesiale e sociale. Questa Parabola, è effettivamente la Parabola della storia umana, dove Gesù ci mostra l'agire di Dio, che non solo è Creatore, ma è anche Colui che sa recuperare quella "creazione inquinata", che da Adamo in poi è uscita dalle nostre mani, e la fa diventare "pietra d'angolo" di una costruzione misteriosa, che è il suo Regno. Pertanto, chiediamo a Dio, nel mentre si avvicina il "tempo dei frutti" della nostra vita, di saper riconoscere sempre, la pietra d'angolo, su cui è costruita la nostra esistenza, e la nostra eterna felicità! Segue...! A tutti, giunga l'Augurio, di una serena giornata


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 05/10/2023

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