We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - La Santa Messa (La Liturgia Eucaristica) - La preparazione dei Doni


di DON MICHELE ROMANO - Inizia così, la 3a Parte della S.Messa: *La Liturgia Eucaristica*, la quale, nella sua struttura, riproduce L'Ultima Cena di Gesù e ci fa rivivere il Mistero Pasquale. Mentre il Ministro (Sacerdote o Diacono), stende sull'Altare il "Corporale" (un quadrato di stoffa, che accoglierà il corpo di Cristo), dal fondo della Chiesa, vengono portate le Offerte: la Patena col pane e il Calice col vino da consacrare; Ceste Caritas per i poveri, e tanti altri Doni simbolici (che è sempre bene accompagnare, con una didascalia). Il simbolismo di questa "processione offertoriale", sta nel fatto che ciascun Fedele, interiormente, offre e depone ai piedi dell'Altare, la sua stessa vita: le opere di bene, le proprie sofferenze, tutte le preoccupazioni ed incertezze..., tutto, per una partecipazione viva, intensa, e fruttuosa, alla santa Messa. Il pane e il vino, doni che riceviamo dalla Bontà di Dio, frutto della terra e della vite, come pure del lavoro dell'uomo, sono destinati a diventare per noi "Pane della vita" e "Calice della Salvezza!" Tuttavia, notiamo con molta attenzione che, prima che il Sacerdote elevi il Calice, mescola al vino un poco d'acqua, accompagnando il gesto, con delle parole sottovoce: "L'acqua unita al vino, sia segno della nostra unione con la vita divina di colui, che ha voluto assumere la nostra natura umana". Il Cristianesimo, da sempre, vi ha colto un simbolismo molteplice: Innanzitutto, il richiamo al sangue e acqua, che uscirono dal costato di Cristo, e nei quali la nostra fede, vede simbolizzata la nascita della Chiesa e dei Sacramenti; Una stretta rappresentazione del collegamento della natura Divina e di quella umana in Cristo; Infine, lo stretto collegamento che ci viene donato con Cristo. San Cipriano di Cartagine (III sec.), legge in questo gesto, la mescolanza della nostra umanità con il Cristo. Anche San Tommaso d'Aquino, nella "Summa Theologìae", difende quest'uso, dandovi quattro ragioni differenti, tra cui quella di
significare l'unione del popolo cristiano, con Cristo. Alla Preghiera di preparazione del Calice, segue una preghiera di offerta di se stessi: "...Accoglici o Signore: ti sia gradito il nostro sacrificio, che oggi si compie dinanzi a te". A questo punto, è possibile anche incensare i Doni
e l'Altare, il Sacerdote e l'Assemblea. Segue, da parte del Sacerdote, la "Lavanda" delle mani. È un gesto di purificazione e di penitenza.
Infatti, la Preghiera che
l'accompagna, lo caratterizza come simbolo del desiderio di purezza: "Lavami Signore da ogni polpa, purificami da ogni peccato". Non è un gesto secondario, perché rimanda a ciò che Gesù ha compiuto (vedi la nuova polemica con i Farisei: Mt 14, 2- 20); Mc 7, 2; Lc 11, 38), e ci fa scoprire il radicamento storico della Celebrazione stessa. Con la Preghiera sopra le Offerte, il Sacerdote conclude la preparazione dei Doni, ed invita l'Assemblea a vivere con Fede, la fase successiva della Santa Messa: "La grande Preghiera Eucaristica!" Segue...! A tutti, giunga l'Augurio, di una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 25/09/2023

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it