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Mandatoriccio (Cosenza) - La Santa Messa (Liturgia della Parola) - proclamazione delle Letture


di DON MICHELE ROMANO - Conclusi i Riti di Introduzione, segue la proclamazione della *Parola di Dio*. È bene, tuttavia, che i Lettori, non siano caratterizzati dalla fretta, meglio attendere qualche secondo, prima di cominciare la Lettura, al fine di favorire il "silenzio", ed evitare così, che ci siano rumori che finiscono sempre per pregiudicarne l'Ascolto (vedi, ad es., gli squilli dei cellulari, ecc.). L'Assemblea deve prestare la massima attenzione a ciò che viene letto, non si tratta di fatti o fatterelli del passato..., è Dio che ci parla! È la Storia della Salvezza che ci raggiunge nell'oggi! Sono tutte le opere di Dio, compiute nel tempo, attraverso il Popolo eletto. Un "Progetto di Salvezza", che è giunto al compimento, nel dono del Messia, che ci ha rivelato il volto di Dio, che ha realizzato la nostra Salvezza, rivelandoci il nostro destino eterno. Tutto ciò, non può e non deve trovarci ascoltatori annoiati o distratti. D'altro canto, però,  va detto che occorre sempre preparare questo "Ascolto attento": che i Lettori siano ben preparati (anche chiedendo - umilmente tante volte - l'esatta pronuncia al Parroco o ad altri, di qualche parola a loro sconosciuta), che ci siano piccole pause di silenzio tra una Lettura e l'altra, verificare anzitempo la funzionalità dei microfoni, ecc., riducendo così al minimo i fattori di distrazione, ed ogni possibile fastidiosa interferenza. Ogni partecipazione attenta alla Santa Messa, a Dio che, qui ed oggi ci parla, ha il "potere" di renderci migliori, e di accrescere la nostra amicizia con Lui. La Liturgia della Parola, costituisce pertanto la *"prima Mensa"* della Celebrazione Eucaristica, e le Letture vengono proclamate da un luogo specifico in Chiesa, che è designato come : *"Ambone"* (dal greco: "anabàinein"= "salire"!). Le Letture bibliche (I e II), è bene che siano lette, non dal Celebrante (come dire che, anche lui si sottomette all'Ascolto della Parola di Dio, come uditore!), ma da un altro ministro o Fedele laico. Il Vangelo, tuttavia, deve essere sempre proclamato dal Sacerdote o da un Diacono.   
All'Annuncio del Vangelo, siamo invitati a fare un triplice segno di
Croce: il primo, sulla Fronte: per chiedere Luce allo Spirito Santo, che ci faccia comprendere la Parola; il secondo, sulle Labbra: perché possiamo proclamare agli altri, la Parola che ci sarà annunciata; il terzo, sul Petto:
perchè possiamo accogliere la Parola nel nostro Cuore, e testimoniarla nella nostra vita.
Dopo le prime Letture, si proclama: "Parola di Dio", e l'Assemblea risponde con l'acclamazione: "Rendiamo grazie a Dio". Dopo la Lettura del Vangelo, il Sacerdote o Diacono, dice: "Parola del Signore", e l'Assemblea risponde: "Lode a te, o Cristo".
Dopodiché, il Ministro bacia il Libro, e dice: "La Parola del Vangelo, cancelli i nostri peccati". Dopo la proclamazione della prima Lettura, segue sempre il *Salmo "responsoriale"*
(letto o cantato), a cui l'Assemblea risponde, dopo ogni strofa, con un ritornello variabile. Ma lasciate che esprima una mia raccomandazione: "È bene che il Lettore, prima dell'annuncio del Ritornello, alle strofe del Salmo, più che dire: "Salmo responsoriale", oppure: "Diciamo, o Ripetiamo insieme...", propongo di utilizzare questa formula: *"Rispondiamo alla Parola, acclamando insieme"*, e subito dopo, annunciare il Ritornello che l'Assemblea dovrà ripetere. Per questo, il Salmo è detto "responsoriale", perché, è la "Risposta", a quanto abbiamo ascoltato nella Lettura. Ma, a questo punto, va anche detto che la persona che legge il Salmo, è bene che sia diversa, da chi ha proclamato la Lettura, proprio perché il Salmo, dicevamo, è la "Risposta pregata" alla Parola di Dio, che ci è stata proclamata (Diversamente si suol dire: "Lui se la canta, e lui se la suona"). Solitamente, poi, il Vangelo è collegato, o richiamato, dalla prima Lettura, tratta sempre dall'Antico Testamento (E questo ci fa comprendere  come l'unico Progetto
Salvifico di Dio, per noi tutti, ha conosciuto nell'AT, la "Preparazione", e nel Nuovo Testamento, con Gesù, la sua piena "Realizzazione"), mentre la seconda Lettura, è presa dalle Lettere Cattoliche, o dagli Atti degli Apostoli, o dal Libro dell'Apocalisse. Dopo la seconda Lettura, segue il *Canto dell'Alleluia*
(= "Lodate Dio"), che nei "Tempi Forti" dell'Anno Liturgico (Avvento e Quaresima), viene sostituito dal ritornello: "Lode a te o Cristo, Re di eterna Gloria". Solo nelle due Solennità di Pasqua e Pentecoste, l'Alleluia viene preceduto da una particolare "Sequenza" (ci sono anche altre due Sequenze facoltative: quella del SS. Corpo e Sangue di Cristo, e della B. V. Maria Addolorata).
Va anche, meglio precisato, che la rispettosa messa in risalto del Vangelo: l'assemblea che si alza in piedi, la lettura che spetta al Ministro Consacrato, la benedizione dell'Assemblea con l'Evangeliario (da parte del Vescovo), ecc., non deve indurci, tuttavia, a conferire un minore valore o apprezzamento, alle altre Letture. Anche esse appartengono alle Sacre Scritture ispirate, e contengono la Parola di Dio. E comunque, va precisato che, mentre per le Letture si tratta solamente della Parola di Dio "scritta", nel Vangelo è Cristo stesso che "parla" alla sua Chiesa, è la Parola di Dio "fatta Carne",  realmente ed effettivamente presente, in questo Sacramento della Chiesa. Al Sacerdote, poi, il compito di spiegare le Letture. E qui segue l'Omelia, che, a Dio piacendo, approfondiremo domani.
Segue...!
A tutti, giunga l'Augurio, di una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 21/09/2023

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