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Mandatoriccio (Cosenza) - La Santa Messa - I riti di introduzione


di DON MICHELE ROMANO - Questi Riti introduttivi alla S.Messa, hanno il compito di preparare la Comunità, facendo di essa un'Assemblea consapevole, e così prepararla all'Ascolto della Parola di Dio, e a celebrare degnamente la Santa Eucaristia.
*A)*- È sempre opportuno dare inizio alla Celebrazione, con il *Canto*
*D'Ingresso*, adatto al tema della Domenica, che favorisca l'unione dei Fedeli nel Canto, accompagnando la Processione del Sacerdote e dei ministranti, all'Altare.
*B)-* Segue, da parte del Sacerdote e del Diacono, *il Bacio all'Altare*, quale simbolo di Cristo, e luogo della mensa Eucaristica. *L'incensazione* che ne segue, significa che tutto è riferito a Cristo: "Altare, Vittima e Sacerdote" (Eb 4-1); Simbolo della "preghiera di intercessione"
(Sal 140, 2); E segno dell'omaggio a Dio.
*C)-* Il Sacerdote, subito dopo, si reca alla Sede presidenziale, iniziando la Celebrazione con il *Segno della Croce*, e l'Assemblea aderisce a questa "professione di fede Trinitaria", rispondendo unanimemente: *"Amen"*. Il saluto che segue: *"Il Signore sia con voi"*, riassume tutta la Storia della Salvezza, Dio sempre in mezzo al suo Popolo, e l'Assemblea risponde: *"E con il tuo spirito"*, ossia "con te stesso"! Non è una formula banale, come dire "Buongiorno", tutt’altro: ha la funzione di manifestare "il mistero della Chiesa radunata!"
*D)-* A questo
punto, è prevista una breve e concisa monizione introduttiva del Celebrante (o del Diacono), per aiutare i Cristiani riuniti, ad entrare - meglio - ad "introdurli" nel Mistero che sta per essere celebrato ("Hic et Nunc" - Qui ed Ora!).
*E)-* Segue *l'Atto Penitenziale*, che può avere la forma di una "confessione comunitaria", per invocare la Misericordia di Dio, su tutti i nostri peccati veniali (per gli altri peccati c'è sempre il Sacramento della Riconciliazione), con delle formule di dialogo, tra il Sacerdote e l'Assemblea: con il "Confesso a Dio...", e con il "Kyrie" - "Signore pietà". L'Atto si conclude, col Sacerdote che invoca il Perdono di Dio: "Dio Onnipotente, abbia Misericordia...", a cui i Fedeli rispondono: "Amen".
*F)-* Nei giorni Festivi e nelle Solennità (eccetto le Domeniche di Avvento e Quaresima), viene anche intonato il *Gloria*, uno degli Inni liturgici più belli che esistano. Un vero e proprio tesoro biblico- liturgico.
*G)-* I Riti introduttivi, si concludono con la speciale Orazione, che viene chiamata *"Colletta"*. Quando il Sacerdote dice: "Preghiamo", invita l'Assemblea ad un momento di Silenzio. In questa breve pausa, ognuno nell'intimo del suo cuore, rivolge a Dio una Preghiera, secondo le proprie intenzioni. Poi il Sacerdote riprende la parola, e presenta a Dio, a nome di tutti, le molteplici Preghiere, che ognuno ha formulato nel suo cuore. Per questo, è chiamata "Colletta" (ovvero: "raccolta" di tutte le Preghiere). Infine, risponde l'Assemblea, con la parola ebraica *"Amen"*, che può avere due significati: "Sì, così sia", oppure "Sì, così è". In tal modo, l'Amen significa che, tutti i fedeli partecipanti alla Celebrazione Eucaristica, fanno propria la Preghiera del Sacerdote (sempre espressa sotto la forma "Noi"),
e, per così dire, con l'Amen, la sottoscrivono. Dopodiché, ci si mette seduti ed attenti, per l'Ascolto della Parola di Dio! Segue...!
A tutti, giunga, l'augurio di una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 20/09/2023

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