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Mandatoriccio (Cosenza) - La Santa Messa - Introduzione Generale: Il Segno della Croce


di DON MICHELE ROMANO - La Santa Messa, è il luogo privilegiato per il "nostro incontro personale con Gesù, vissuto nella Fede".
Nel nostro comune esprimerci, ahimé, siamo soliti dire: "Vado, o, andiamo a Messa..."; "Vado a sentirmi la Messa..."; ecc.!
Tutte forme, a dir poco, inesatte, ed alquanto superficiali, retaggio di una formazione ancorata ad un "tradizionalismo" abitudinario e devozionistico,  soprattutto perché, non siamo noi che "andiamo a messa", ma è Gesù stesso che ci invita a "partecipare", cioè, a prendere parte, sederci con Lui, attorno alla sua Mensa, per condividere la "Cena Pasquale", ovvero, al Sacrificio (oggi incruento!) di Cristo sul Calvario, e lo fa attraverso la persona del Sacerdote, che in quel momento "gli presta": gesti e voce ("In Persona Christi!"). È Lui, Gesù, che vuole associare noi, alla sua grande "Preghiera di Ringraziamento" ("Eu - Charistìa, "Buon Rendimento di Grazie"), che rivolge al Padre, affinché anche noi possiamo sempre più diventare, simili a Lui, nell'Ascolto della sua Parola, e nell'offerta di noi stessi a Dio e al prossimo. È noto che la Santa Messa (o Celebrazione Eucaristica), si compone di "Quattro parti" (che a loro volta,
analizzeremo più avanti, e comprendono diversi momenti):
1)- *I Riti di Introduzione*
2)- *La Liturgia della Parola*
3)- *La Liturgia Eucaristica*
4)- *I Riti di Conclusione*
Ogni Celebrazione, inizia sempre con il *"Segno di Croce*. Tenendo la mano sinistra sul petto, iniziamo dicendo: *"Nel nome del Padre"* (che ci ha Creati!), e ci tocchiamo il Capo, sulla fronte, perché Dio è in alto, è Colui che ci ha Creati, appunto. È il centro dei nostri pensieri e della nostra intelligenza; *"e del Figlio"* (che ci ha Redenti!), e mettiamo la mano sul cuore, perché Gesù ci ha amato talmente, tanto da dare la sua vita per noi. Si è Incarnato, è Morto e Risorto, per la nostra Salvezza; *"e dello Spirito Santo"* (che guida e illumina, il nostro cammino di Chiesa), e qui, con la mano, tocchiamo le spalle, perché lo Spirito Santo, il dono di Gesù Risorto per noi, rappresenta l'abbraccio di Dio. Da tutto ciò, comprendiamo, come sia importante accogliere questo "invito" di Gesù, perché quando andiamo a Messa, è come se andassimo al Calvario, perché riviviamo il "Memoriale" del mistero Pasquale di Cristo. Partecipare alla Santa Messa, in particolare la Domenica ("Ricordati di santificare questo giorno"-3° Comandamento), significa entrare nella Luce del Risorto, allorché lo Spirito Santo ci rende partecipi della "Vita divina", con la Santa Comunione, capace di trasfigurare tutto il nostro essere mortale, attualizzando nel tempo, la presenza e l'opera di Cristo. La Santa Messa diventa così, la "scuola" della Speranza, dove Cristo, "nostra Speranza", ci aiuta a vincere il dolore e la morte. La struttura della ritualità della Messa, e soprattutto la sua spiegazione, e relativa comprensione, dipendono da quanto stabilito, già a suo tempo, nel "Catechismus ad Parochos" (1566), e nella forma liturgica, voluta in parte dal Concilio di Trento (1563), e poi attuata tra il 1568 e il 1614. Sappiamo, altresì, che nei primi due secoli del Cristianesimo, la Messa veniva celebrata all'interno di normali case private, nella cornice di un banchetto serale, che ricordava l'Ultima Cena del Signore. Oggi, noi, abbiamo la meravigliosa possibilità, di partecipare alla Celebrazione Eucaristica, in italiano (grazie a Dio), dopo secoli in Latino, e fu proprio Papa Paolo VI, nella sua saggezza e lungimiranza, a celebrare per primo, in lingua Italiana, la Santa Messa, il 7 marzo 1965, nella Parrocchia di Ognissanti a Roma (ed ancora oggi, in tanti, si chiedono: "E perché, non in Vaticano?"), ma con una grande novità: Non più con le spalle al Popolo, ma rivolto verso l'Assemblea Liturgica, per un maggior coinvolgimento dei Fedeli, nella partecipazione alla Santa Eucaristia. Sarà poi, il Concilio Vaticano II, con la "Sacrosantum Concilium", del 1963, a dare l'input, a che la Riforma Liturgica, trasformasse radicalmente il Rito Eucaristico. Oggi, per noi, partecipare a Messa, significa divenire partecipi della "Vittoria" di Cristo sulla morte, essere illuminati dalla sua Luce, riscaldati dal suo Amore. Signore Gesù, rendi sempre più Gioiosa e Responsabile, la nostra partecipazione alla Tua Mensa Eucaristica. Segue...!
A tutti, giunga l'augurio di una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 18/09/2023

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