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Rossano (Cosenza) - Nuovi inizi, nuove opportunità


di LETIZIA GUAGLIARDI - Settembre: fine dell’estate e delle vacanze. Appuntamento con la vendemmia e con la semina, per i contadini. Ritorno a scuola per gli studenti, i loro genitori e gli insegnanti. ln questo articolo il focus sono questi ultimi, sempre meno considerati e sempre più criticati (proprio da chi è fuori dal mondo della scuola) e spesso oggetto di aggressioni verbali e fisiche.

In Cina – nella considerazione della gente – i professori sono equiparati ai medici, negli Stati Uniti ai bibliotecari, in Giappone ai funzionari pubblici. Nella maggior parte dei Paesi, maestri e professori sono considerati lavoratori del sociale.

È vero che, come in tutti i settori, ci sono insegnanti mediocri, pigri, che hanno scelto questa strada per il posto fisso, sbuffanti a inizio anno scolastico ed esultanti alla fine (e ne fanno anche sfoggio sui social) ma i cattivi esempi non devono intaccare l’intera categoria.

L’istruzione – insieme alla Sanità e alla Giustizia – è alla base di ogni società civile.

Insegnare deriva dal latino insignare, cioè incidere, imprimere dei segni. Ma non segni che vanno via subito, come quelli fatti con un bastoncino sulla sabbia e poi cancellati dalle onde del mare. No, sono segni che permangono e che possono determinare il futuro di uno studente. Perché? Perché…

…un buon insegnante costruisce un ponte per i suoi studenti, affinché possano attraversare il fiume della conoscenza e delle opportunità. Dopo averli lasciati sull’altra sponda, se è stato bravo, questi ragazzi a loro volta costruiranno altri ponti;

…un buon insegnante trasmette valori, conoscenze e competenze, contribuisce allo sviluppo dell’intraprendenza e dell’ingegno attraverso soluzioni creative e fa fiorire talenti, capacità e aspirazioni;

…un buon insegnante deve motivare e infondere entusiasmo, consapevole che ciò è un onore, un privilegio e una grande responsabilità;

…un buon insegnante è un artista, perché è capace di risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza;

…un buon insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante;

…un buon insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il Paese di domani.

La scuola è il passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a chi, oggi, si prepara ad affrontarlo. Una scuola di qualità offre opportunità e possibilità di ascesa sociale.

Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile e quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale.

La scuola è come la bottega del vasaio: l’insegnante si siede al tornio e modella l’argilla con le sue mani ma anche con la testa e con il cuore. Perché ci vuole amore e tanta pazienza: se il vaso si deforma mentre lo sta modellando, allora il vasaio riprova di nuovo e ne fa un altro, come ai suoi occhi pare giusto. Infatti, la parola “argilla”, in greco ARGILLOS, deriva da ARGOS o ARGES che significa bianco, splendente).

La scuola non è solo un edificio, è un insieme di persone che collaborano per un obiettivo comune, è un’armonia di scelte (attività didattiche, progetti, iniziative culturali e ricreative), è un luogo in cui si cresce, si indaga, si scopre, ci si informa, ci si forma, si interagisce e si condivide. La scuola, a sua volta, è un organismo che cresce, si evolve, fa innovazione e si relaziona con il contesto territoriale in cui si trova: le altre scuole, le imprese e le diverse realtà presenti.

L’anno scolastico è iniziato da tre giorni. Insegnanti, studenti e genitori: teniamo in considerazione tutte queste cose e affrontiamo i mesi che sono davanti a noi con la certezza di sapere che lo studio è un’invidiabile opportunità. Perché, soprattutto, fa diventare protagonisti (e non spettatori) consapevoli e coraggiosi.

Settembre è pieno di nuovi inizi, di ritorni e di ripartenze.

Quando cominciamo qualcosa le nostre vedute si ampliano e, di conseguenza, facciamo nuove scoperte e nuove riflessioni.

E allora…ai buoni inizi!


di Letizia Guagliardi | 20/09/2023

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