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Mandatoriccio (Cosenza) - Ma voi, chi dite che io sia?


di DON MICHELE ROMANO - Nel brano Evangelico della Liturgia della Parola, di questa XXI Domenica (A), del Tempo Ordinario, (Mt 16, 13-20), sono contenute due solenni affermazioni: da una parte la Confessione "di fede", di Pietro a Gesù: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (v 16); da parte di Gesù, invece, la promessa a Pietro del "primato" nella Chiesa: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa...! A te darò le chiavi del regno dei cieli...!" (vv 18b- 19a). Questo episodio, per meglio essere compreso nella sua peculiarità e profondità, necessita di una considerazione: ovvero, conoscere il suo sfondo geografico e territoriale.
Il tutto, si svolge in una cittadina, a Cesarèa di Filippo, ai piedi del monte Èrmon, località ricca di grotte, dedicate al dio Pan ed altri dei, comprendente anche un tempio dedicato a Cesare Augusto, fatto erigere da Filippo, figlio di Erode, che aveva ingrandito questa località, dandole il nome di Cesarèa (città dedicata a Cesare!). Già gli Ebrei, consideravano questa località, un'opera satanica, e la grotta del dio Pan, era vista come l'ingresso del tempio di Satana. È proprio qui, in questo contesto geografico, storico e religioso, che nel capitolo "spartiacque" del Vangelo di Matteo, si svolge il meraviglioso dialogo tra Gesù e gli Apostoli, e che vede Pietro protagonista nel dare quella "illuminata" risposta a Gesù! Volendo fare un paragone tipico della cultura contadina (di cui mi onoro, di essere "figlio"!), mi verrebbe da dire che: su questo contesto "selvatico" (pagano), Dio ha saputo "innestare", un sapiente progetto di Chiesa, impiantando sul satanico monte Èrmon, una nuova "pietra", una nuova "Roccia", da cui sarebbe germogliata la sua Chiesa, dove nessuna potenza infernale, potrà mai "prevalere su di essa" (v 18). E Simone, quale responsabile e "guardiano", ne riceve "le chiavi" (v 19a), simbolo del potere di "legare e sciogliere", ossia: l'autorità dell'insegnamento - proibire e permettere, separare e perdonare - e del governo della Chiesa, assicurandole ordine, unità e forza. Tuttavia, Pietro sa (e questo vale anche per ognuno di noi), che la coraggiosa sequela di Cristo, richiede "la perdita della propria vita, per causa sua" (Mt 11, 25). Questa "richiesta", è così importante, che viene ripetuta nei Vangeli, ben sei volte! Certo, Cristo è la "Pietra viva..." (1Pt 2, 4), ma anche ognuno di noi, può essere una piccola "Pietra viva", per la costruzione della vera Chiesa: comunità di vita, formata dall'assemblaggio di tantissime pietre, tutte diverse, ma che formano insieme, l'unico edificio spirituale, segno di fraternità e di comunione. Notiamo, ancora, che Gesù, da buon Pedagogo, quasi a creare e favorire un clima di partecipazione, oggi, primariamente, rivolge ai suoi discepoli, una domanda sconcertante: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?" (v 13). E qui, tutti si affrettano a dare tante risposte (v 14). Ma a Gesù, sembrano non interessare. Tuttavia, ora, ha saputo creare il terreno ottimale, il clima giusto per la partecipazione al dialogo, ed ecco che può rivolgere ai suoi, la domanda che più gli sta a cuore: "Ma voi, chi dite che io sia?" (v 15). Quasi a dire: Voi che condividete la vita con me, che vedete ciò che annuncio e faccio, ecco: Chi sono io per ognuno di voi? C'è quel "Ma", che è davvero sintomatico. A Gesù, in fondo,  poco importa che cosa dica o pensi la gente di Lui, non è interessato ai sondaggi speculativi o alle chiacchiere delle "comare", Lui mostra di essere interessato, solo a capire se sta educando e formando i Suoi, coloro, cioè, a cui affiderà le sorti della Chiesa, sua Sposa, che dovrà poi continuare la sua opera di salvezza nel mondo. Pertanto, facciamo nostra l'esclamazione di Pietro: "Tu sei (per noi) il Cristo...! Questo, non solo ci permetterà di cogliere la vera identità di Gesù, ma illuminati dalla conoscenza della sua Verità, ci darà la gioia, in fondo, di riscoprire la nostra stessa identità. A tutti, auguro, una serena e Santa Domenica.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 27/08/2023

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