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di  ANTONIO IAPICHINO - Nella piazza principale di Longobucco, nell'ambito dei festeggiamenti in onore di San Domenico di Guzmàn, Santo Patrono della cittadina pre-Silana, l'Associazione Vesca, Volonatri dell'economia sociale, culturale e ambientale, ha realizzato un evento socio - culturale: 'I Paesi del territorio  del Maio Itinerante". L'iniziativa, ideata dalla segretaria - tesoriere del suddetto sodalizio, Luigina Diletto, ha visto il convolgimento di  sei "Maii", provenienti da Bocchigliero, Calopezzati, Cariati, Longobucco, Pietrapaola e Scala Colei. L'idea è nata circa tre mesi fa, allo scopo di riqualificare le tradizioni territoriali. "Il rito del Maio - ha spiegato l'avvocato Diletto - ha origini arcaiche, risalenti alla dea Demetra, dea dell'agricoltura, alla quale venivano offerte delle strutture lignee, appunto Maii per chiedere raccolti ricchi. Negli anni ha acquisito valenza religiosa divenendo un ex voto". 
L'associazione Vesca - ha commentato il presidente Pino Flotta - "punta a far riconoscere il Maio quale patrimonio materiale Unesco. Puntiamo  a riqualificare e portare anche fuori dai confini le nostre tradizioni, ricche di storia e cultura. Sono stati mesi duri - ha aggiuto l'avvocato Flotta - ma i risultati non sono tardati ad arrivare. Presto nel Museo di Cariati ci sarà una mostra fotografica dei momenti più salienti di questo evento, e abbiamo in servo  di coinvolgere i paesi della vicina Lucania, per una manifestazione più  grande per far conoscere anche i loro Mai. La cultura - ha concluso il presidente -  non ha confini e ne è  stata dimostrazione la presenze dei Mai provenienti da diverse parti della provincia cosentina".