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Mandatoriccio (Cosenza) - Gesù chiama e invia


di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di questa XI Domenica del T.O. (Mt 9,36-10,8), Matteo ci presenta Gesù che, preoccupato dell'estensione della "Messe", costituisce il gruppo dei Dodici Apostoli ("Inviati"), "e li inviò", perché andassero a portare il suo messaggio di Salvezza, innanzitutto al popolo dell'Antica Alleanza: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani"(v 5). Comprensibile questa espressione in Matteo, che scrive il suo Vangelo per una Comunità di origine Ebraica, e ne accentua questo aspetto, pur con chiare aperture verso la Missione Salvifica "Universale" di Gesù. Anche nell'Antico Testamento, Dio si era servito di messaggeri, per rendersi presente al popolo di Israele: lo ha fatto con i Profeti, che poi, man mano, durante soprattutto l'esilio, erano andati diminuendo di numero, fino a scomparire: "Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta..., e nessuno di noi sa fino a quando...! (Dn 3, 38). Ecco perché l'avvento del Battista, ha sollevato tanta meraviglia, perché hanno visto in lui ridestarsi lo Spirito degli antichi Profeti. Così per Gesù, "potente in opere e in parole", che fu scambiato per uno degli antichi Profeti, tornato in vita (Vedi su questo, tutta la reazione di Erode). In effetti, Gesù si comporta come uno degli antichi Profeti: "Parlando con autorità", e "compiendo gesti simbolici", ma supera tutti gli altri Profeti dell'AT, perché Egli, non solo sostiene di essere stato mandato da Dio, ma anche invia i suoi Apostoli, in nome e per conto di Dio! E lo fa con una designazione precisa: In numero di "Dodici", numero dal grande significato simbolico, che non sfuggiva certo, a nessun fedele Ebreo: 12 erano stati i figli di Giacobbe (Chiamato poi "Israele"- cioè colui che combattè con Dio, e rimase in vita", cambio del Nome, che avvenne a partire dall'esperienza vissuta al guado di Iabbok, presso il fiume Pènuel - Gen 32, 23-33); - Come 12 furono le Tribù di Israele. Gesù, costituendo il Collegio dei Dodici Inviati o Apostoli, intende dare inizio ad un nuovo popolo di Dio: la Chiesa; Ed infine, nell'Apocalisse, San Giovanni descrive la Città santa, la nuova Gerusalemme, simbolo ed icona della Chiesa, con 12 porte..., e con un muro che poggia su 12 basamenti, sopra i quali sono i nomi dei 12 apostoli" (Ap 21, 12). Oggi, l'invito di Gesù, che riflette, un pò, tutta la sua predicazione, è quello di pregare: "La Messe è molta, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della Messe, perché mandi operai nella sua Messe" (vv 37-38). Gesù invita a pregare, in modo che torni a splendere la luce benefica della Grazia, sul volto e nel cuore della gente, perché Lui: "Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore" (v 36). È un invito che ci esorta ad essere testimoni "operativi", non oziosi. Dio ha fiducia nella nostra collaborazione per la sua Missione: "Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino...(v 7). C'è una moltitudine di persone, anche oggi, nel nostro mondo, disorientata e priva di speranza, troppo spesso in preda alle più cocenti delusioni, ed amareggiata dalle prove della vita! Il Signore, nel suo pressante invito, ci vuol far comprendere, che c'è bisogno di "operai" in questa Messe, non "oziosi" e "passivi" (E purtroppo, sono tanti che preferiscono l'oziosità della piazza e dei bar, o accampare scuse di ogni genere, pur di disertare l'invito!), ma gioiosi annunciatori di una speranza viva, che possa sorreggere e sostenere quanti sono sfiduciati e delusi. Delusi, forse (Ahimè), anche da tanti di noi Pastori, che tante volte, anziché "pascere" il gregge e radunarlo, si sono serviti di esso, favorendone la dispersione per i propri tornaconti, misconoscendo quanto Gesù ci raccomanda: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (v 8b). I Doni di Dio, sappiamo, non hanno prezzo, ma tanto valore sì! Gesù ci chiama, pertanto, pur nel nostro piccolo, ad essere solerti collaboratori del suo piano di Redenzione, per restituire vita e dignità, a tanti nostri fratelli: "Infermi, lebbrosi, indemoniati...,
impegnandoci in un prezioso Annuncio di Salvezza, il cui unico corrispettivo, è renderli partecipi dello stile e del volto di Cristo. Sostenuti da questa certezza: ovvero, la consapevolezza che Tu ci ami, o Signore, riusciremo a vincere ogni nostra frustrazione, resistenza, o risentimento, così da raggiungere quella "Pace Messianica", che Tu prometti, a tutti coloro che sanno attenderti con gioia ed umiltà! A tutti, una Santa Domenica, col Cuore di Gesù.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 18/06/2023

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