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Mandatoriccio (Cosenza) - Le 7 parole di Gesù sulla Croce, (1^) il perdono


di DON MICHELE ROMANO - La figura di Gesù in Croce, rappresenta per ogni Cristiano, il simbolo d'Amore per eccellenza! Non è facile spiegare questa contraddizione: Può sembrare un paradosso, che i Cristiani, abbiano fatto della Croce - lo strumento utilizzato per uccidere Gesù, il Salvatore, Inviato nel mondo da Dio Padre - ne abbiano fatto, il loro simbolo principale, divenuto nei secoli, il più significativo emblema di Fede. Non dimentichiamo, che è di un uomo torturato che stiamo parlando, un uomo picchiato, spogliato di ogni dignità, deriso da coloro i quali era venuto a salvare, ed infine ucciso in un modo barbaro, orribile! Eppure, chi crede in Lui, guardando la Croce, non può fare a meno di provare un "impeto d'Amore", sapendo che è nella figura straziata di Gesù sulla Croce, che si compie il destino di Salvezza per l'intera Umanità. Pur sulla Croce, Gesù, nel momento cruciale della sua vita, ha avuto la forza di pronunciare sette piccole frasi, chiamate le "Sette parole"! Giovanni Evangelista, testimone oculare sul Calvario, ne trasmette tre.
Le altre quattro sono state riportate da Matteo, Luca e Marco. Queste "Sette parole", sono state oggetto di meditazione lungo i secoli, ed hanno avuto un ruolo importante nella Storia della Chiesa: per ricordare le sette ferite di Cristo, e per trovare un rimedio ai sette peccati capitali! Come in 7 giorni Dio concluse l'opera della Creazione (Gen 2, 2), con queste 7 parole, Gesù accompagna la nuova Creazione, nel giorno di Pasqua. In fondo, queste "Sette parole", pronunciate sulla Croce, sono la sintesi più convincente della predicazione di Gesù. Certamente, trovandosi in quella situazione (Sulla Croce...!), ogni parola ha richiesto a Lui, un sacrificio per esprimerle, pronunciate pure in quello strazio, perché erano parole necessarie, essenziali, che uscivano dal suo Cuore! Queste "Sette parole", rappresentano, se vogliamo, il suo "Testamento Spirituale", a completamento del discorso dell'ultima Cena, pronunciato nel Vangelo di Giovanni. Oggi riflettiamo sulla "Prima" di queste "Sette parole" (o "Frasi"):
1°- IL PERDONO: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34a). Il Vangelo di Luca, è conosciuto come il Vangelo della "Misericordia", perché Luca, in modo più profondo, descrive a più riprese la "compassione" di Gesù per i peccatori, e nel suo Vangelo, racconta le Parabole più belle e significative del Perdono: Quella della pecora smarrita, della moneta perduta, e del Padre misericordioso (Lc 15). Anche nel racconto della Passione, raffiora questa sua sensibilità: Quando Gesù guarda Pietro (dopo il "rinnegamento"), e lo perdona; quando chiede alle Donne di non piangere per Lui, ma per Gerusalemme; e soprattutto, quando accoglie il ladrone pentito, crocifisso accanto a Lui. Come pure prega, per tutti coloro che stanno distruggendo la sua esistenza: lo offendono, lo deridono, lo torturano, lo crocifiggono...! Eppure Gesù, si rivolge al Padre, con la parola dolcissima, del linguaggio di intimità familiare, tipica di un Figlio: "Abbà" - "Papà!" E chiede a Lui di avere "compassione" dei suoi persecutori: "Non sanno quello che fanno...! (Ovvero, non sono consapevoli, delle conseguenze dei loro peccati!). In tal modo, il Signore ci insegna che: il perdono fa bene a chi lo dona, e a chi lo riceve. Sulla Croce, Gesù, anticipa il Dono del Perdono di Dio  quando, dopo la Risurrezione, "aliterà" sugli Apostoli, dando loro lo Spirito Santo, e dicendo: "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati" (Gv 20, 23a). Gianfranco Ravasi, commenterà: - 
Il perdonare, nella comunità Cristiana, instaura la particolare "economia dell'Amore", che non calcola, ma dona, spezza la catena rigida del dare-avere, creando un regime nuovo, nei nostri rapporti umani. Accogliamo, così, questo grande monito di Gesù: "Se saprete perdonare agli altri, un giorno Dio perdonerà anche a voi!"
A tutti, una serena giornata, col cuore di Gesù.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 16/06/2023

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