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Mandatoriccio (Cosenza) - Gesù è la Via


di DON MICHELE ROMANO - A Tommaso, che domanda quale sia la 'Via' per raggiungerLo presso il Padre, Gesù risponde: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14, 6a). Questa risposta di Gesù, è una sfida inattesa: il Padre non si può conoscere  se non per mezzo di Lui. Nella storia delle Religioni, non si conosce un'affermazione tanto audace! Gesù si offre come la "Via" che possiamo percorrere per entrare nel mistero di un Dio, che si è rivelato essere Padre, e che vuole comunicare la "Vita piena", a cui aspira il cuore di ogni uomo. Sono molti, oggi, gli uomini e le donne, che sono rimasti senza "Vie", che li/le potevano condurre a Dio. In tanti, poi, hanno abbandonato anche la Chiesa, forse perché, probabilmente, la nostra testimonianza di Fede, non è stata abbastanza credibile (Mea culpa!). Alla domanda di Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta" (Gv 14, 8), segue la risposta inattesa, quanto grandiosa, di Gesù: "Chi ha visto me, ha visto il padre" (Gv 14, 9b). Gesù, proponendosi quale nostra "Via": con la sua bontà, la sua libertà di compiere il bene, col suo perdono, ed il suo amore per gli ultimi..., rende più visibile e credibile il Padre. Dopo la sua Risurrezione ed Ascensione al Cielo, i gruppi dei suoi "Fedeli", che si riunivano in città, come Corinto o Efeso, cominciarono a chiamarsi "Chiese", ovvero Comunità che si sentivano "convocate" ("Ecclesìa), da una stessa Fede in Gesù. In altri luoghi più periferici, il Cristianesimo era chiamato proprio "La Via". Infatti, già nella Lettera agli Ebrei, si parla del Cristianesimo, come di una "Nuova Via e vivente", per affrontare la vita; la Via "inaugurata" da Gesù, e che dobbiamo percorrere "tenendo lo sguardo fisso su di lui" (Eb 12, 2). Quei primi 'Credenti', conosciuti come "I Discepoli della Via" (At 9, 2b), sono stati coloro che, per prima, hanno scoperto progressivamente in Gesù: la Via più giusta per vivere, la Verità più sicura per orientarsi, il segreto che più riempie di speranza la Vita. Oggi, il nostro essere Chiesa, ci renderà credibili nel mondo, se sapremo prenderci cura dei sofferenti, se abbiamo il coraggio di perdere prestigio e sicurezza (Alias "Pompe"), per difendere la causa degli ultimi, e soprattutto, se sapremo amare i più poveri e gli indifesi (La "Chiesa del Grembiule", direbbe don Tonino Bello). Una Chiesa, cioè, che non si allontana dalla "Via" indicata da Gesù, una Chiesa in cui si amano le Persone, con Amore compassionevole, ascoltando il suo invito a "camminare", rinnovandoci costantemente, per costruire un mondo più giusto..., una Chiesa, per dirla in breve, più Evangelica! Appoggiarci a Cristo, per percorrere giorno dopo giorno, la "Via dolorosa", e allo stesso tempo "Gioiosa", che va dalla sfiducia alla Fede, scoprendo che l'unica vera "Via", è l'Amore che si fa prossimo di ogni fratello, che ancora oggi, soffre nell' emarginazione. Del resto, se Gesù è stato definito "L'uomo del cammino" (C. Bobin), anche se in un raggio limitatissimo, perché trascorre la propria vita su circa 60 km di lunghezza e 30 di larghezza (Un cammino quindi "abbordabile" da chiunque...!), non è strano che i suoi discepoli siano stati chiamati
"I Discepoli della Via". Sarà solo, dopo circa 10 anni, dalla sua morte e Risurrezione, che questi Discepoli, ad Antiochia (E, purtroppo, dobbiamo dire, anche "in senso dispregiativo", saranno chiamati per la prima volta "Cristiani" (At 11, 26). La "Via" del Cristianesimo, ha da subito trovato opposizione e persecuzione, tant'è che questi "Discepoli della Via", sono stati equiparati finanche ad una setta, e disprezzata come tale (At 24, 14). D'altra parte Gesù, l'aveva preannunciato chiaramente: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Gv 15, 20b). Penso che, nonostante tutte le difficoltà che oggi comporta vivere la nostra fede in Cristo, possiamo anche noi scoprirci "Discepoli della Via", dimostrando, in tal modo, di essere una Chiesa chiamata, nella Sinodalità, a questa prova impegnativa: Far camminare tutti..., insieme, perché il Regno di Dio, ci chiede di metterci in cammino, seguendo la "Via" che ci ha tracciato Gesù. C'è chi ha anche, simpaticamente scritto, che come Cristiani, dobbiamo sentirci: "Stanchi di non camminare" (A. Pronzato)! "Magari, sottolinea, non andremo molto lontano, ma insieme, ce la faremo!" A tutti, una serena giornata, col Cuore di Gesù.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 13/06/2023

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