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Mandatoriccio (Cosenza) - Le litanie Lauretane a Maria


di DON MICHELE ROMANO - La parola "Litania", deriva dal greco, e significa "Supplica". Le tante forme di Litanie alla Madonna, sono espressione di Preghiera e di devozione, di tutto il popolo di Dio, verso Colei che Gesù stesso ci ha donato come Madre, dall'alto della Croce. Oggi vogliamo provare a riscoprirle, nel loro significato e nel loro valore, alla luce della loro ispirazione biblica, patristica, liturgica, devozionale e spirituale, per pregarle meglio, e sempre più, consapevolmente. Tutti i "titoli Mariani" della Litania, possiamo paragonarli alle numerose "tessere di un mosaico", o alle tante facce di un prisma, che ci invitano a contemplare, da diverse angolature e prospettive, la bellezza e la preziosità di Maria Santissima, scelta da Dio quale Madre di suo Figlio. La Preghiera litanica, è uno stile di Preghiera "insistente" ("Gutta cavat lapidem"- La goccia penetra la pietra"..., Parafrasando, Gesù nel Vangelo, dice: "Con la vostra "perseveranza", salverete la vostra vita"- Lc 21,19), uno stile coinvolgente, adatto sia alla Preghiera personale, che  comunitaria. Del resto, anche i Musulmani, amano proclamare ogni giorno i 99 nomi di Dio (Allàh!): secondo la loro fede, chi li saprà enumerare tutti, va in paradiso). Ma, ahimè, spesso nelle nostre Comunità, il Rosario e la Litania, sono sinonimo di "filastrocca", per cui ci si distrae facilmente, o peggio si arriva ad annoiarsi, fino a scadere nella monotonia. Invece, nella sua ripetitività, il s.Rosario (E la Litania), si propone come "valore particolare", fino a diventare il "respiro dell'Anima", come lo scandire dei passi sul sentiero della vita. Nel "Pellegrino Russo", di Nemytov, si sottolinea che, l'unica litania che veniva pronunciata incessantemente, era: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!"("Ectenìa).
Per noi cristiani, le Litanie Lauretane, sono una delle più belle e semplici forme di invocazione a Maria, nella quale, come ci ricorda la Costituzione Conciliare (SC, n.103): "La Chiesa ammira ed esalta il frutto più eccelso della Redenzione, compiuta da Cristo Signore". Oggi sono dette "Litanie Lauretane", ma ancor prima, venivano chiamate "Laudes Virginis"- Lodi della/alla Vergine, anche se Esse non ebbero propriamente origine, nel celebre Santuario della Madonna di Loreto, perché queste origini sono sicuramente da ricercare nell'antico tradizionale "Inno", in lingua greca, delle Chiese diritto orientale, chiamato "Akàthistos", canto lunghissimo, che si esegue stando in piedi, che saluta, descrive, loda ed esalta, con tante ripetizioni, Maria Santissima, nella sua vicenda salvifica, e in tutti i suoi attributi. Tuttavia, è certo che (Attestato anche da un manoscritto del XII secolo!), comunque, nella loro forma caratteristica, e nel contenuto essenziale, queste Litanie venivano cantate normalmente (Soprattutto ogni Sabato), nella "Santa Casa" a Loreto, già nel 1500.
Poi i Pellegrini, da Loreto, cominciarono a diffondere questa "Pia pratica", in tutto il mondo. Come tutti sappiamo, le Litanie Lauretane, che normalmente recitiamo alla Madonna dopo il Santo Rosario (E qui mi piace "raccomandare", due cose: per favore, non recitiamo tutto in "fretta", o da "distratti"...!), sono divise in due parti: una "Lode breve", con il Titolo dedicato a Maria, a cui si risponde con una "Breve Supplica": "Ora pro nobis"- "Prega per noi", che diventa Preghiera di ogni Fedele e della Chiesa medesima. Del resto, anche i Salmi e i Cantici dell'Antico Testamento, conoscevano questa modalità, che era caratterizzata da un ritornello dominante: "Eterna è la sua misericordia" (Sal 117, 8 e 135, 6), ed ancora: "Lodatelo ed esaltatelo nei secoli" -  "Benedite il Signore" (Dn 3, 52-90). Nella medesima linea, sono anche oggi le Formule della nostra Liturgia, che che ben conosciamo: La Preghiera dei fedeli della santa Messa; le Invocazioni delle Lodi, e le Intercessioni dei Vespri, della Liturgia delle Ore. Pertanto, chiediamo a Maria, la "fedeltà", a questa meravigliosa Preghiera, che è  il Santo Rosario, per ricordare e rivivere ogni giorno, l'intera esistenza di Gesù, che illumina la nostra vita, con il dono del suo Santo Spirito, proprio come ha fatto con Maria. Lo ricordava già, Papa Benedetto XVI, il 30 maggio 2009: "Radunandovi insieme, spiritualmente raccolti, intorno alla Vergine Maria, e contemplando i misteri del Santo Rosario, avete rivissuto l'esperienza dei primi discepoli, riuniti nel Cenacolo con la "Madre di Gesù", "perseveranti e concordi nella Preghiera", in attesa della venuta dello Spirito Santo" (At 1, 14). Uniti pertanto, in Preghiera, con Maria, auguro a tutti, una serena giornata.


di Redazione | 26/05/2023

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