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Mandatoriccio (Cosenza) - Maria nella Bibbia


di DON MICHELE ROMANO - Nella Sacra Scrittura, Maria è descritta come la Vergine, Donna umile e povera, Discepola attenta, e vigile custode di ogni gesto e parola, che riguardano Gesù. Donna di Preghiera nel Cenacolo con la Chiesa primitiva, Madre della nostra Chiesa, in quanto Maria, è Madre di Cristo e Madre nostra! Per meglio comprendere il suo ruolo e il suo significato, all'interno del disegno Salvifico, Maria deve essere studiata in tutta la Bibbia, non solo nei brani espliciti, soprattutto nei Vangeli di Luca e Giovanni (Che, tra l'altro, preferisce usare l'espressione "Madre di Gesù", anziché il nome Maria), ma anche nei brani dell'Antico Testamento, dove la Madre del Redentore è "adombrata", e ben "prefigurata". Anche se si ha l'impressione che la Sacra Scrittura, non sia generosa di notizie nei suoi confronti, a differenza della letteratura Apòcrifa e devozionale, per noi, i testi Mariani della Bibbia, restano i soli punti di riferimento affidabili. Anche i Padri della Chiesa, ci hanno tramandato gli elementi che costituiscono la Teologia Mariana nella tradizione della Chiesa, quali: L'antitesi Eva- Maria, la Divina Maternità, la Perpetua Verginità, la Santità eccelsa, l'Intercessione potente, la partecipazione nella Regalità di Cristo, ecc.! Purtroppo, ancora oggi, tra le varie Confessioni Cristiane, Maria è vista come "punto di divisione". La verità è che Maria "non si divide". Siamo noi, suoi figli, che ci dividiamo a motivo di Lei. Ecco perché la Bibbia, deve essere il nostro primo punto di riferimento. L'ermeneutica biblica, ormai è diventata un'arte, una scienza molto importante tra i cultori della Bibbia. Negli ultimi 40 anni, gli Esegeti cattolici, hanno promosso lo studio e la conoscenza della Mariologia Biblica, applicando il principio della "Unità di tutta la Scrittura", considerata un unico Libro, perché in definitiva: Uno è l’Autore, Uno è il Popolo a cui è rivolto, ed Unico è lo scopo che si prefigge. Principio fondante, che consente, ad esempio, di collegare in modo non arbitrario, la Donna di Gen 3,15 con la Donna di Ap 12, 1; come pure la continuità della "Benedizione", di cui sono oggetto le "Donne", che hanno avuto una Missione Liberatrice in Israele: Giaele (Gdc 5, 24), Giuditta (Gdt 15, 9.10), Maria di Nazareth (Lc 1, 42). Certo  nella testimonianza Evangelica, è da considerare, più che la quantità, la qualità delle Perìcopi che la riguardano!
Tra le pagine più alte e dense dei Vangeli, sono da citare: La narrazione dell'Annunciazione (Lc 1, 26-38), della Visitazione (Lc 1, 39-56), delle nozze di Cana (Gv 2, 1-12), dell'affidamento reciproco, del discepolo alla Madre e della Madre al discepolo (Gv 19, 25-27). A questo riguardo, Giovanni Paolo II, ha tante volte affermato che... "La Beata Vergine è, dopo l'apostolo Pietro e dopo il precursore Giovanni, il personaggio più citato nei Vangeli canonici". Anche nell'Antico Testamento, dicevamo, ci sono diverse Donne che, implicitamente, preannunciano e prefigurano Maria! Per esempio: Sara, moglie di Abramo (Gen 16, 1-2), Anna, moglie di Elkanà..., sono donne sterili, che concepiscono per opera di Jahvè. Così Luca, nel Magnificat, mette in relazione, col mistero di Maria, l'Inno di gratitudine, pronunciato da Anna (1Sam 2, 1-10). Lo stesso Evangelista Matteo, per meglio far comprendere la verginità di Maria, richiama il testo di Isaia: "Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Is 7,14). Inoltre, abbiamo tre Libri dell'Antico Testamento: Rut, Ester e Giuditta, "Vocazioni" femminili, che sono state mediatrici, tra Dio e il popolo di Israele, figure "remote" di Maria, che ne annunziano e definiscono la Missione, che Lei sarà chiamata a portare a termine, per realizzare il disegno di Dio, per la salvezza dell'umanità. Molti contestano l'assenza della figura della Madre di Gesù, nel "Corpus Paulinum". Troviamo solo un accenno indiretto, nell'Inno Cristologico di Fil 2, 7: "Svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, divenendo simile agli uomini!" Tuttavia, il testo Mariano più antico del Nuovo Testamento, rimane Gal 4, 4: "Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge". San Girolamo, affermava che: "L'ignoranza delle Scritture, è ignoranza di Cristo!" Questo vuol dire che: L'ignoranza delle Scritture, è anche: "Ignoranza di Maria!" Leggiamo allora la Bibbia, con amore e devozione, per conoscere sempre meglio la Vergine Maria, così da poterne seguire le orme. A tutti, una serena giornata, con Maria.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 18/05/2023

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