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Mandatoriccio (Cosenza) - La voce di Maria


di DON MICHELE ROMANO - Aver scelto questo titolo, per la riflessione di oggi, non significa necessariamente, che voglia solo riferirmi al noto canto "La Voce di Maria", di R.Torresi e di P. Bisonni, che pure rimane un capolavoro, tra tutti i Canti dedicati a Maria, ma è soprattutto, per riflettere maggiormente, sul Cantico Mariano per eccellenza: "Il Magnificat", ancor oggi intonato, ogni sera, nella Liturgia del Vespro, e che nei secoli ha ricevuto un'immensa serie di commenti teologici, e riprese musicali. È da notare che, col Magnificat, Maria è l'unica volta che "parla a lungo", le altre cinque volte che Lei parla nei Vangeli, ricorre solo a frasi brevi, quasi accennate: 1)- Nell'Annunciazione:1)- "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?" (Lc 1, 34); 2)- "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola" (Lc 1, 38); 3)- Nel Tempio a Gesù, tra i Dottori: "Figlio, perché ci 
 hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo" (Lc 2, 48b); 4)- A Cana di Galilea: "Non hanno vino" (Gv 2, 3b); 5)- "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2, 5). Lo stesso Lutero, nel suo Commento al Magnificat, scriveva: "Questo santo cantico della benedetta Madre di Dio, dovrebbe essere ben imparato e ritenuto da tutti". Il Magnificat, trova il suo parallelo di riferimento, nell'Antico Testamento, col Cantico di un'altra Donna (Sterile): Anna, moglie di Elkanà,
che ringraziava Dio, per avergli concesso il dono di un figlio: "Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele, "perché - diceva - al Signore l'ho richiesto" (1Sam 1, 20). Anche il Magnificat di Maria, tematicamente riflette la spiritualità dei cosiddetti: "Anawìm", cioè - 
"I Poveri di Jahwè". Al suo interno possiamo distinguere due "movimenti": Il primo è tutto "personale", intonato dall'io di Maria, che si proclama "serva del Signore": "L'Anima mia magnifica..."; "Il mio spirito esulta..."; "Mio Salvatore..."; "Mi chiameranno beata...";
"Ha fatto per me l'Onnipotente...". Il secondo "movimento" è, invece, una celebrazione "corale" dell'Opera del Signore. Egli "innalza" il debole e l'ultimo, mentre "abbassa" gli uomini che godono di successo, potere, e ricchezza. Questa opzione Divina, nel Cantico, viene espressa attraverso sette verbi, che in greco hanno la forma dell'aoristo, un tempo che indica un'azione del Signore, dal valore permanente e definitiva: "Ha spiegato la potenza..."; "Ha dispersi i superbi..."; "Ha rovesciato i potenti..."; "Ha innalzato gli umili..."; "Ha ricolmato gli affamati..."; "Ha rimandato i ricchi..."; Ha soccorso Israele...". Al di là dell'esaltazione della povertà, nel Magnificat, c'è anche una forte speranza che l'Onnipotenza di Dio, ribalterà le sorti di questa storia iniqua ed ingiusta: significativi, infatti, sono i contrasti tra potenti ed umili, ricchi ed affamati, superbi e fedeli. Capovolgimento, che si registrerà nella Parabola, esclusiva di Luca, del "Ricco egoista" ("Epulone"), e del povero Lazzaro, dove avverrà uno stravolgimento, per cui chi è nella polvere (Il povero Lazzaro), salirà nella Gloria, riservata da Dio ai "Giusti". Maria, è la prima di questa schiera di "Poveri del Signore" e, pertanto, invita ognuno di noi, ad accogliere le sue parole, ad ascoltare la sua "Voce di Madre", che nel suo Cuore, coltiva un "sogno": favorire la Salvezza di noi tutti, suoi figli. Sia per tutti, una serena giornata, con Maria.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 15/05/2023

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