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Anche Rete Imprese Italia, in riferimento  al progetto di legge circa l'adeguamento e il riordino del settore fieristico calabrese, da pieno sostegno alla richiesta di inserire Crotone tra gli Enti Fiera riconosciuti dalla legge regionale che dovrebbe essere approvata da qui a poco. La richiesta del Sindaco Vallone, di Salvatore Lucà e della Confartigianato provinciale di Crotone è stata pienamente condivisa dalla struttura operativa di Rete Imprese Italia in quanto può realizzare dopo decenni, a detta del dirigente Pino D'Ettoris di Casartigiani, un progetto pensato a fine anni 70 e che purtroppo non si era mai concretizzato per ritardi e probabilmente inadempienze che si erano protratti nel tempo. Oggi il Governatore Scopelliti e l'intero Consiglio regionale – riferisce testualmente una nota di rete imprese Italia - hanno l'occasione di dare la giusta dignità, in questo settore, ad una Città che legittimamente ambisce ad essere immessa in questo contesto, una sua esclusione sarebbe una vera e propria ingiustizia.  Dopo la realizzazione dell'infrastruttura con la relativa palazzina provvista di uffici, area espositiva, parcheggi e quant'altro, con l'eventualità di poter essere ampliata, Crotone per quello che può rappresentare nell'ambito dell'economia calabrese, dall'agroalimentare al turismo, dall'artigianato artistico ai servizi ed al manifatturiero in genere, ha tutto il diritto di essere inserita tra le citta calabresi come  Ente Fiera debitamente riconosciuto da una legge regionale. Ieri, inoltre, - prosegue espressamente la nota stampa - il coordinatore provinciale Salvatore Lucà, ha sottoscritto e condiviso il documento di intenti presentato da Cgil, Cisl e Uil al lido degli scogli per cercare di contrastare al meglio l'emergenza occupazionale e la grave crisi che attanaglia il nostro territorio. Nel suo intervento, Lucà, per conto della nostra struttura associativa, ha dichiarato di condividere pienamente l'iniziativa dei sindacati ma ha auspicato  che queste proposte non restino solo desideri  ma  che siano realizzati  con iniziative ed azioni concrete che devono far ripartire una economia asfittica, in gravissima crisi  e, purtroppo,  con un sistema finanziario molto avulso e non collaborativo specialmente col mondo della piccola impresa che soffre più degli altri, non altro per la struttura gracile di questo sistema imprenditoriale che pur rappresenta la quasi totalità del nostro tessuto economico. Lucà ha dato la disponibilità di tutte le associazioni di riferimento a Rete Imprese Italia a partecipare a tutte quelle iniziative che possano trasformare le proposte dei sindacati confederali in   azioni concrete di sviluppo per contrastare – conclude il comunicato - un'emergenza occupazionale che sta toccando tutto il mondo del lavoro, dipendente e indipendente.