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Rossano (Cosenza) - Primavera, creatività e innovazione


di LETIZIA GUAGLIARDI - In questo articolo metto insieme tre bellissime parole. Le prime due sono: creatività e innovazione, perché il 21 aprile sarà la Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione. Guarda caso, sei giorni dopo la nascita di Leonardo da Vinci e un giorno prima della Giornata internazionale della madre terra.

L’obiettivo di questa giornata è quello di celebrare l’innovazione come metodo di sviluppo e farci riflettere sull’importanza della creatività nella nostra vita. Siamo creativi quando:

- Liberiamo nuove idee

- Risolviamo problemi in modi inusuali

- Sperimentiamo nuovi percorsi

- Prendiamo decisioni efficienti ma inconsuete

- Usiamo l’immaginazione in modo produttivo

- Intravediamo una realtà diversa gestita con soluzioni diverse

- Sfruttiamo il pensiero laterale cercando punti di vista alternativi.

In questo blog ci sono molte rubriche dedicate alla creatività e all’ innovazione, anche perché esse sono punti fondamentali nella mia vita e nel mio lavoro. Scrittura creativa, riciclo creativo, innovazione didattica, cucina e arredamento creativi grazie a nuove combinazioni. La creatività è connessa alla bellezza e può migliorare la nostra vita.

La terza parola è: Primavera.

La primavera è una stagione, sì, ma è soprattutto uno stato d’animo. Manteniamolo vivo nel nostro cuore. E manteniamo viva, anche, la speranza che la primavera – cioè la rinascita – arriverà.

Non possiamo ancora godere appieno della bellezza della primavera a causa del tempo ancora non proprio di questa stagione ma, nel frattempo, possiamo iniziare a portarla in casa nostra. Ecco, allora, che entra in gioco la creatività. Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che ho sperimentato: sono semplici, costano poco e ci fanno bene:

- riempiamo dei vasi (ma anche dei semplici bicchieri o delle tazze) con fiori freschi e distribuiamoli in vari posti: il loro profumo e i loro colori ci metteranno di buonumore;

- prepariamo piatti allegri con le verdure di stagione, dolci e spremute alla frutta;

- leggiamo un bel libro e scegliamo un angolino, circondiamoci di altri libri ancora da leggere, aggiungiamo qualche pianta e dei fiori;

- regaliamo alla nostra casa dei tocchi di colore, freschi e briosi: lenzuola, cuscini, strofinacci e presine, tovaglie e asciugamani, magari a tema floreale;

- facciamo spazio alla primavera mettendo ordine nei cassetti e negli armadi: scopriremo che eliminare le cose inutili e superflue ci fa sentire più leggeri;

- cambiamo posizione ad alcuni mobili e agli oggetti: cambierà l’immagine di una stanza e scopriremo nuovi modi di vedere le cose;

- prendiamo pennelli e colori e dipingiamo ciò che attira la nostra attenzione: non serve essere pittori, non dobbiamo vendere le nostre opere né sottoporle al giudizio altrui, devono piacere a noi (in alternativa, scegliamo altri modi per esprimere la nostra creatività).

Osserviamo dalla finestra: c’è tanto, lì fuori, per chi vuole guardare. Senza accorgercene, la mente vaga, immaginiamo e ci rilassiamo. Quando la mente vaga, si attiva la creatività.

Il termine “primavera” deriva dal latino “ver”, che si ricollega al sanscrito “vas”, che vuol dire “splendere”. La natura si sta preparando perché sa che manca poco per tornare a vivere e a brillare, dopo il silenzio e il buio dell’inverno. Prepariamoci anche noi. Se stiamo attraversando ancora il freddo e il buio del nostro “inverno”, non facciamoci trovare impreparati alle belle opportunità che dobbiamo attendere. Perché dobbiamo attendere, non dobbiamo rimanere inerti e scoraggiati.

“Estoti parati!” (Siate preparati!). È scritto sia nel Vangelo di Luca:

(Lc 12,40; Et vos estote parati, quia qua hora non putatis, Filius hominis venit; Siate preparati, perché nell’ora che non supponete, il Figlio dell’uomo viene).

che in quello di Matteo (Mt 24,44; Et vos estote parati quia qua nescitis hora, Filius hominis venturus est; Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà). 

Guai al seme che non attende più nessuna primavera

(Theodor Codreanu)

Significa che dobbiamo tenerci pronti per affrontare qualsiasi situazione.

Significa, anche, che non dobbiamo perdere mai la speranza.


di Rubrica autogestita da Letizia Guagliardi | 19/04/2023

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