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Cariati (Cosenza) - Identita’ marinara e storie di donne nell’incontro con l’autore all’Ipsia


Dopo Carmine Abate, Ferdinando Sallustio, Dante Maffia, l’Ipsia “G. Mazzone” di Cariati, nell’ambito degli “incontri con l’autore”, ha ospitato la scrittrice Assunta Scorpiniti, che, nei giorni scorsi, è stata protagonista di un interessante dibattito con gli studenti delle ultime classi, giunti numerosi nell’aula magna dell’istituto. L’incontro – riferisce testualmente una nota di Assunta Scorpiniti -  è stato organizzato nei minimi dettagli dal prof. Luigi Fazio, che ha introdotto i vari interventi, ringraziando, in apertura, il Dirigente Luigi Rizzo per avergli assegnato la “funzione strumentale” rivolta, tra l’altro, alla realizzazione di importanti eventi culturali, con la presenza di autori “che, con il loro impegno, hanno segnato la nostra regione”. Il docente ha presentato l’autrice e le sue ultime opere: il volume “Sette storie sulla scala di seta” (Cosenza, 2009, Progetto 2000), dedicato alle donne calabresi, e la ricerca “Sguardi sullo Jonio” sull’identità del mare, effettuata “con grande esperienza e profonda passione”, alla quale sono collegati una serie di racconti, letti ed analizzati dagli studenti nelle settimane precedenti;  Fazio ha precisato di aver maturato l’idea dell’incontro con gli studenti, dopo il successo dell’evento omonimo, dedicato alla gente di mare (“un lungo viaggio tra storie, immagini e memoria”), che la scrittrice e ricercatrice cariatese ha organizzato sul lungomare di Cariati, nel settembre scorso. Sui temi del volume si è, invece, soffermato il vicario, prof. Michele Cataldo, che, nel dare il benvenuto all’ospite, lo ha definito “un libro veloce, senza fronzoli, che va subito al cuore della questione: la storia e i sentimenti di donne di altri tempi, ma di cocente attualità”. Dell’opera e della scrittura dell’autrice ha parlato, invece, Rocco Taliano Grasso, scrittore e poeta, nonché docente all’Ipsia, in una relazione che riportiamo, di seguito, nei tratti salienti. Le studentesse Rosa Greco e Rosa Nigro hanno letto brani dei racconti intitolati “Il figlio del mare” e “Le donne del mare”, mentre momenti musicali in tema sono stati affidati all’artista Umberto Russo e Carmelina Trisha Ascione, un’altra studentessa,. Assunta Scorpiniti, sottolineando “lo stupore della conoscenza”, alla base della sua attività, è intervenuta sui vari temi e, in particolare, su quello dell’identità, illustrando, con il supporto della sua ricerca iconografica ispirata alla prospettiva di studio che va sotto il nome di “antropologia visiva”, l’itinerario di conoscenza della locale comunità marinara, caratterizzata “da elementi culturali, valori secolari, un modo di concepire la vita che ha il mare come riferimento costante e, soprattutto, da mille storie da raccontare”. Immagini e storie che hanno affascinato gli studenti, i quali hanno manifestato interesse e partecipazione, durante l’incontro e sottoposto all’autrice molte domande, salutandola, infine, con grande entusiasmo. 

di Redazione | 24/03/2010

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