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di ANTONIO IAPICHINO – Nel quarantesimo anniversario della sua morte è stato commemorato l’arciprete don Gaetano Pancari. In suffragio della sua anima e per ricordare la sua intensa attività pastorale, nella chiesa parrocchiale “Santa Maria Assunta” di Campana è stata celebrata una Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo della Diocesi di Rossano – Cariati, mons. Maurizio Aloise e concelebrata dal Vescovo emerito di  Mileto-Nicotera-Tropea. mons. Luigi Renzo, dal parroco cittadino, don Francesco Bomentre e dal parroco di Crosia, don Salvatore Spataro, per dodici anni collaboratore di mons. Pancari. Durante la celebrazione il coro parrocchiale ha eseguito i canti con gioia e armonia. Per l’occasione tanti fedeli, anche dai paesi viciniori, sono giunti nella chiesa campanese. Fra gli altri anche familiari e parenti del presbitero. Mons. Aloise, nel corso dell’omelia, ha guidato i fedeli a riflettere sulla figura del sacerdote, focalizzando l’attenzione su alcuni aspetti, partendo dall’evidenziare la figura del prete: uomo dell’essere e non tanto del fare. Pertanto – ha fatto notare il prelato – nella sua persona vive, agisce, pensa e parla Cristo stesso. È ministro della Parola, il suo compito è annunciare il Vangelo, celebrare i sacramenti per la santificazione dei fedeli; la riconciliazione e la Santa Eucaristia devono dare un carattere forte e luminoso alla sua vita sacerdotale. Come modello per tutti i parroci è stata presentata la fulgida figura del Santo Curato d’Ars, nella sua umiltà, semplicità, devozione e contatto continuo con l’Eucaristia. Il presule, infine, ha invitato tutti a una preghiera costante, invocando il Signore, perché possano fiorire tante autentiche vocazioni sacerdotali.