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Mandatoriccio (Cosenza) - Terzo comandamento


di DON MICHELE ROMANO - 3°: "Ricordati di santificare le feste"! Ed eccoci al terzo Comandamento, con il quale si chiude la "prima Tavola" della Legge, data da Dio a Mosè sul monte Sìnai: "Ricordati di santificare le feste" (Es 20, 8 e Dt 5, 12). Il Comandamento di "santificare il sabato", per il popolo Ebreo, era collegato al racconto della Creazione: "Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai..., ma il settimo giorno, è il "sabato" in onore del Signore, tuo Dio. Non farai alcun lavoro..., perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno" (Es 20, 8-11a). Gli Ebrei chiamavano "Sabato"
("Shabbàth"), il "giorno di riposo". Anche Dio, quindi, il settimo giorno, "fece sabato", cioè si riposò. Ho voluto meglio precisare tutto questo, perché ancora oggi, tanti sono influenzati dai Testimoni di Geova, che nella loro "ignoranza" (latina), sostengono che, siccome nella Bibbia c'è scritto e si parla del sabato (E purtroppo sappiamo che loro si limitano (Ahimé) ad una lettura alquanto "superficiale" della Sacra Scrittura), sostengono che bisogna santificare, anche l'odierno sabato. Allora, un chiarimento si impone, cari amici "Testimoni":
Attenti che oggi, il sabato della nostra settimana, non ha nulla a che vedere con lo "Shabbat" biblico, perché, è solo uno dei giorni della settimana, dedicati ai Pianeti del "Sistema Solare", dopo la scoperta di Galileo Galilei: così come il Lunedì, è stato dedicato alla Luna, il Martedì a Marte, il Mercoledì a Mercurio, il Giovedì a Giove, il Venerdì a Venere, così il Sabato, è stato dedicato a Saturno. Oggi, per noi Cristiani, il giorno da "santificare" (sarebbe il nostro Shabbàth), "giorno di riposo", è la Domenica (neutro del termine "Dominicus"- "giorno del Signore"). Così come lo è il Giovedì per gli Ebrei, o il Venerdì, per i Musulmani. Ecco perché: "Il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha consacrato" ( Dt 5, 12). Un "riposo", che non riguarda solo l'uomo, ma anche gli animali (Es 20, 10). Un giorno, che Dio mette a nostra disposizione, un giorno di libertà, che per Israele diventava "memoria", per essere stato "schiavo" (per 450 anni) in Egitto, dove non era possibile "riposare" (a causa della schiavitù), e poi deportato in "Terra straniera"(Babilonia), dove, privi del Tempio, non poteva più confessare la sua Fede...!
Ma ora, "liberato" da Dio, deve aprire il suo cuore alla gratitudine, partecipando agli altri la gioia della "Liberazione", ed osservando il "sabato", soprattutto, "ricordandosi" di Dio. Oggi  nell'ottica Cristiana, c'è seriamente da chiedersi: "Come viviamo la Domenica, il "giorno del Signore"? Inizialmente i primi Cristiani, consacravano al Culto e al Riposo, l'intero giorno del "sabato", prolungando la Preghiera fino alle prime ore del mattino successivo ( la "Domenica"), per commemorare la Risurrezione di Gesù, e la riunione degli Apostoli nel Cenacolo, dove apparve loro per la prima volta: "la sera di quel giorno, il primo della settimana..., venne Gesù e sette in mezzo a loro" (Gv 20, 19b). Oggi, per noi, la verità spirituale del "sabato" biblico, si compie pienamente nella Domenica Cristiana, giorno del Signore per eccellenza. Questo giorno, ovvero la nostra Domenica, è il "primo giorno della settimana,  non l'ultimo. Noi si sbaglia, purtroppo, quando parlando del weekend, pensiamo al Sabato e alla Domenica. San Giovanni Paolo II, ci dice come deve essere la Domenica: "Giorno del Signore, di Cristo, della Chiesa dell'uomo, e giorno dei giorni" (Lettera Apostolica: "Dies Domini", del 1998). Questa è la "vera" Domenica. Oggi, purtroppo, l'uomo si lascia travolgere dai mille impegni, consumando tutto il tempo in diverse e frenetiche  attività, "dimenticandosi" di Dio! Invece, il terzo comandamento, ci raccomanda un verbo importante: "Ricordati"! Molte volte,
tuttavia, questo verbo è stato letto ed interpretato, solo in senso negativo, quasi fosse un imperativo "minaccioso". Io, invece, ho preferito sempre leggerlo, come un invito Paterno di Dio, proprio come una Mamma che si raccomanda al figlio: "Gioia di Mamma, "ricordati" di fare quella cosa..., è importante per il tuo bene". Ecco, è questo atteggiamento Paterno-Materno di Dio, che ci incoraggia, dicendo affettuosamente a tutti: "Ricordati", non dimenticare...! Soprattutto perché io, purtroppo, "non dimentico", perché non posso dimenticare. Davanti a me, il "tempo" non esiste, tutto è presente: "Mille anni davanti a me, sono come il giorno di ieri che è passato" Sal 89, 4). Invece, ahimè,  vediamo come oggi, la maggior parte delle persone, trascorrono il "giorno del Signore", dedicandosi unicamente ai loro hobby, o trascorrendolo nei Centri commerciali. Facciamo, invece, che la Domenica, torni ad essere per tutti noi: "il giorno sacro", in cui partecipiamo devotamente alla santa Eucarestia, incontrandoci col Signore Risorto. Che sia anche, il giorno da dedicare alla Famiglia (e ce n'è tanto bisogno!), agli Affetti, al Dialogo..., riscoprendo, altresì, la solidarietà e l'attenzione agli "Ultimi". Questo, è "santificare" la Festa, celebrando da Cristiani la Domenica, "Pasqua della settimana", tempo privilegiato, che Dio ci concede su questa terra, quale piccolo "assaggio" di Eternità! Continua...! Una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 22/02/2023

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Cosenza, 22/02/2023
di Redazione

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