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Mandatoriccio (Cosenza) - Fu detto, ma io vi dico


di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di questa VI Domenica del T.O. (Mt 5, 17-37), Gesù insegna che L'Antico Testamento è parte integrante dell'intero Progetto della Divina Rivelazione: "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge (Ovvero: Tutto ciò che è stato "Fatto"- con Mosé, o tutto ciò che è stato "Detto"- con Elia, il più grande dei Profeti), ma a dare "pieno compimento" (v 17). Gesù, quindi, è la pienezza della Rivelazione, e quale apportatore di questa dirompente novità, ci invita a guardare la vita, dal "punto di vista" di Dio. Per questo ci offre cinque nuove "regole comportamentali", che rappresentano quel "di più qualitativo", illuminato dalle "Beatitudini", rispetto al "quantitativo" (Sterile) del Giudaismo, che contemplava ben 613 precetti, fatti tutti "partorire" dal Decalogo di Mosè: 248 come le ossa del corpo umano, più 365 come i giorni dell'anno. Queste "regole", ci sono state date da Gesù, al solo fine di rendere autentica la nostra fede in Lui: 1)- Non (s)parlare mai; 2)- Sapersi riconciliare; 3)- Non ingannare; 4)- Non guardare con cattiveria; 5)- Parlare con verità. Ma per vivere tutto questo, occorre un "passaggio" fondamentale: "passare"("Pèsach"), dalla "Legge", non da "Abolire": "Nemmeno un solo iota o un solo trattino passerà...(v 18b), al "Cuore", dando così "compimento", alla Nuova ed Eterna Alleanza! In questo "passaggio", Gesù, non ci chiede l'abbattimento delle regole (Siamo nel cuore, delle cosiddette - sei - "Antitesi": "Fu detto..., ma io vi dico!"), ma di compiere un "salto di qualità", che può e deve migliorare la nostra vita: -Costruire ponti di riconciliazione ("Vai a riconciliarti con il tuo fratello"-v 24); - Saper fare il primo passo, superando ogni steccato ("Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario...- v 25); - Bandire la menzogna, che viene dal demonio (Anche perché non ci saranno amnistie o sconti di pena nell'aldilà. Il male commesso si paga per intero: "...fino all'ultimo spicciolo" - v 26b); - Solo la Verità, che è Cristo, ci rende liberi. Infatti, chi dice di Lui: "Lo conosco", e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo e in lui non c'è verità" (1Gv 2, 4). Il peccato, come le opere di bene, provengono sempre dalle nostre interiori convinzioni. I nostri occhi, definiti "la finestra dell'anima", ci trasferiscono ogni tipo di immagini, che causano, poi, sensazioni e desideri, che se non "filtrate" dalla nostra coscienza, preposta alla "selezione", ci spingono inevitabilmente verso il peccato, tradendo in tal modo, la risposta d'amore che Dio si aspetta da noi: "Rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra" (Col 3, 2). Sarà anche per questo, che il discorso sulla "fedeltà coniugale, per molti, come al tempo di Gesù, anche oggi, non è più un valore. La clausola del "divorzio", accennata al versetto 32 ( Che nel tempo ha conosciuto varie traduzioni ed interpretazioni), riguarda quella che veniva chiamata "l'endogamìa", termine che designava il matrimonio fra consanguinei, abbastanza frequente presso i pagani. Vietato nella versione di Matteo (Mentre Marco e Luca preferiscono una ragionevole "omissione" di questa clausola, perché più aperti verso i pagani, dopo gli insegnamenti di Paolo), vietato, perché causa di idolatria, considerata una "infedeltà" all'Alleanza con Dio, e per questo da sciogliere. In definitiva, il corposo brano evangelico di oggi, ci insegna che: non è la rigida, quanto sterile, osservanza di "leggi e prescrizioni", a fare di noi persone che vivono un vero rapporto di comunione col Signore...! L'essenziale, è cogliere il valore profondo, che so ggiace a tutto il Vangelo, l'Amore: "La Carità, non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità" (Rm 13, 10). "La Carità -  sosteneva Papa Benedetto XVI -  supera il Culto"! Non si tratta perciò, di una "Legge migliore", quella proposta da Gesù, rispetto a quella degli Scribi e dei Farisei, quanto piuttosto di una "Giustizia migliore" (Non più quella dei Servi, ma dei Figli), che consiste nel vivere lo spirito delle Beatitudini, applicando quella che Gesù definisce - "la Regola d'oro": "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro; questa infatti è la Legge e i Profeti" (Mt 7, 12). A tutti una Santa e serena Domenica.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 12/02/2023

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