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Mandatoriccio (Cosenza) - "Non abbiate paura"


di DON MICHELE ROMANO - Oggi la Chiesa, celebra la Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, patrona d'Europa. Durante la seconda Guerra Mondiale, affrontò coraggiosamente Il martirio. Visse con coraggio la sua conversione, dal giudaismo alla Chiesa cattolica. Fece sicuramente sua, l'esortazione del Vangelo di oggi (Mt 10, 28-33): "Non abbiate paura", che ricorre spesso in tanti contesti biblici, e più che in accezione negativa, và letta in chiave di esortazione positiva (Vedi il "Non temere, Maria", dell'Annunciazione (Lc 1, 30a).
È l'invito a vivere la speranza autentica. Infatti il vero discepolo, deve essere un impavido, una persona senza paura. Nella Chiesa, questo atteggiamento, è conosciuto come il "santo Timor di Dio", 
che è uno dei sette doni dello Spirito Santo. Questo santo "timore di Dio", non è mai da confondere con la paura: Dio che cura e nutre gli uccelli: "Nemmeno uno cadrà a terra senza che Dio lo voglia" (v 29b), volete che non si prenda cura di noi, in maniera più sublime, della cura provvidente riservata agli uccelli, dal momento che conosce persino i capelli del nostro capo? Ecco allora, che il "timore di Dio", porta a vivere il nostro rapporto con Lui, con rispetto, fiducia, e responsabilità. Santa Teresa Benedetta della Croce, ne è una testimone credibile: ha sempre cercato questo rapporto fondante col Signore, e lo ha trovato, nella strada del servizio agli ultimi, e del sacrificio di sé stessa nel martirio. È così che il sangue dei Martiri, è seme di nuovi cristiani (Tertulliano). Nella parte finale della pericope, ritengo ci siano le parole più forti di tutto il Vangelo, e che Gesù ci ha consegnato. Come per L'Antico Testamento, dicevamo, il verbo più importante è: "Ascoltare", per il Nuovo Testamento è sicuramente "Conoscere"! Ecco perché Gesù, fonda tutta la nostra vita terrena, in relazione alla vita eterna, su questa esortazione (Al positivo, come al negativo...): "Perciò chiunque mi riconoscerà..., anch'io lo riconoscerò; chi mi rinnegherà..., anch'io lo rinnegherò!" Mamma mia! Quì non bastano gli occhi, occorre uno sguardo nuovo, una fede intrepida, una Fede, che elimina ogni paura”, e ci fa riscoprire il senso della Croce, il senso della presenza di Dio, in ogni avvenimento della nostra vita quotidiana, perché anche le tenebre e la cecità, possano diventare Luce. Mamma mia ! A mio avviso, occorre farsi una domanda di fondo: "Quand'è che io posso ri-conoscere una persona? Certamente, solo dopo averla conosciuta! Da questo capiamo quanto sia fondamentale "conoscere" su questa terra il Signore, attraverso la sua Parola, la Santa  Eucaristia, la preghiera, la carità fraterna, se vogliamo che anche Lui un giorno, ci "riconosca" in Cielo. Diversamente, se non accogliamo questo invito, misericordioso, quanto sapienziale, bèh, vuol dire che andiamo incontro al "Giudizio" di Dio, che ha una sola prospettiva: La "Geènna di fuoco"! Ci faccia rinsavire il Signore, da tanta stoltezza, finché siamo in vita, su questa Terra, per valorizzare "il tempo del merito" (E chi ha tempo, non aspetti tempo!). Una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 09/08/2022

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