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  <<Ascadia, Associazione calabrese per l’aiuto ai diabetici, con sede in Rossano, sodalizio fondato nel 1986, che annovera più di tremila iscritti in tutta la Sibaritide. L’Associazione si batte per la tutela dei diritti del diabetico e nel corso degli anni ha promosso e favorito la conoscenza di una fra le malattie più subdole attraverso pubblicazioni, convegni e in varie altre forme, oggi lancia un segnale d’allarme, affinché venga salvaguardato il diritto alle prestazioni sanitarie (eco color doppler, ecografie, analisi e vari esami) sancito dalla Carta Costituzionale (artt. 3 e 32). Infatti, le strutture mediche specialistiche accreditate sul territorio, avendo esse già ricevuto la “sospensione dell’accreditamento”, potrebbero a breve termine interrompere l’erogazione delle prestazioni a causa dei tagli previsti alla sanità dalla Regione. Ciò costringerebbe gli ammalati, nella fattispecie i diabetici, che non possono permettersi di pagare di tasca propria cifre, anche di una certa entità, a rivolgersi alle strutture ospedaliere, oberate di lavoro in condizioni normali, che rischiano così di scoppiare. Il problema più imminente quale potrebbe essere? Che molti diabetici - fra essi pensionati, che non navigano certamente nell’oro  o disoccupati - sarebbero indotti a rinunciare o a ridurre l’accertamento diagnostico, la terapia e il controllo, con il rischio di ricoveri ospedalieri che potrebbero essere evitati, provocando in tal modo un ulteriore aggravamento di una situazione già grave. Ascadia, pertanto, si affida alla sensibilità del Governatore della Calabria, del Presidente della Provincia di Cosenza, del Commissario dell’Asp di Cosenza, del Prefetto, sempre sensibili ai bisogni dei cittadini, di tutelare i più deboli, cioè gli ammalati>>.  Pier Emilio Acri