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di DON MICHELE ROMANO - La pagina del Vangelo di oggi (Gv 13, 16:20), ci assicura che noi tutti, siamo stati "purificati", attraverso il "servizio" di Gesù, che "Lavò i piedi dei discepoli..." (Gv 13, 5). Una vera "Lectio Magistralis", che il "Maestro e Signore", rivolge a noi tutti, oggi, quale norma di comportamento, se vogliamo davvero, essere riconosciuti come "servi di Dio", e non del demonio ("Giuda docet). Gesù ci chiede di imitarlo, si fa nostro modello, ci invita ad entrare nella "logica" di Dio, che Egli ha saputo manifestarci, con coerenza e forza. Certo, così come annota Gesù:  "Non parlo di tutti voi..." (v 18), infatti, non tutti comprendono questa richiesta, in tanti ancora oggi, vivono le proprie responsabilità, all'interno della Chiesa, come un privilegio, e pensano di "avere diritto", ad essere amati. Gesù, Buon Pastore, è venuto ad inaugurare lo stile di una "nuova" umanità, in cui non prevale il più forte, o la logica del potere, fosse anche quello "santo" ! Non dimentichiamolo: siamo servi (Ancor più, se consapevolmente, "inutili"!), non padroni, siamo al servizio, non proprietari del Vangelo. Quante volte, ci illudiamo di essere i soli a possedere la "patente", che ci autorizza a parlare di Dio, o ad avere vinto l'appalto della predicazione, come se lo Spirito Santo non soffiasse dove vuole, stupendoci continuamente, e magari scardinando i nostri "sacrosanti" progetti, di gruppi e movimenti ormai, forse, anchilosati pure ! Solo con, e nell'umiltà, sapremo superare la nostra arroganza, sapendo riconoscere i tanti "inviati" che Dio semina ogni giorno sul nostro cammino (I santi Padri, parlavano dei "Semina Verbi"), scoprendo così, con meraviglia, che la sua Parola, ci può giungere anche dalle labbra poco coerenti, di un vicino di casa, che magari nemmeno frequenta la Parrocchia, o da qualcuno che dichiara di essere non credente. Gesù ci ha sorpreso tutti, con la scelta di questi due fatti sconcertanti, che quasi sembrerebbero "negare" la grandezza di Dio: la Lavanda dei piedi, ed il tradimento di Giuda. Ma al contrario, saranno proprio questi eventi, a svelare l'inaudita profondità dell'amore di Dio, che si fa "servo" degli uomini, che si umilia, e si consegna a Giuda, attuando così, quanto predetto nell'Antico Testamento: "Anche l'amico in cui confidavo, che con me divideva il pane, contro di me alza il suo piede" (Sal 41, 10). Anche se ancora tanti, non capiscono il valore di questo infinito d'ono, noi vogliamo chiedere a Gesù, che "rotoli via" la pietra, ed apri il nostro cuore, all'accoglienza del suo amore, e ci renda testimoni del suo Vangelo. Ogni ulteriore rifiuto, non può che continuare a Crocifiggerlo. Buon tempo Pasquale.