di DON MICHELE ROMANO - "Gesù, sapendo che era giunta la sua "Ora"...(v1). Tutto l'Evangelo di Giovanni, trova in quest'Ora, il centro del progetto di Salvezza, realizzato da Gesù, che in questa "Ultima Cena" con gli Apostoli, inaugura le più grandi verità della nostra Fede:1)- Instaura la Pasqua della "Nuova ed Eterna Alleanza", nella quale si offre in sacrificio, per la salvezza di tutti; 2)- Istituisce il Sacramento dell'Eucaristia: "Questo è il mio corpo..."(Mt 26, 26b); 3)- Ancora, istituisce il Sacerdozio ministeriale, col quale si potrà perpetuare il sacramento dell'Eucaristia;
4)- Ed infine, ci dà il Comandamento "nuovo" dell'Amore: "Che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati" (Gv 13, 34). Certamente, la scena più toccante, per la sua umiltà, anticipazione di quell' "Umiliazione totale, che soffrirà sulla Croce, per salvarci tutti, rimane la Lavanda dei piedi: "Sapendo che era giunta la sua Ora, li Amò fino alla fine"(v1). Si tratta di una vera e propria "Lectio Magistralis", che Gesù, da Maestro (N.B.: Solo quì ed ora, è l'unica volta che accetta il titolo di "Maestro e Signore"), rivolge a tutti noi cristiani, di ogni tempo e di ogni luogo, quale "norma" di comportamento. È questa "Chiesa del grembiule", amava ripetere Don Tonino Bello, che deve caratterizzare il nostro essere, ancora oggi, "servi" di Dio.
E come se Gesù, sull'esempio del suo gesto di Amore, tipico dei Servi: "lavare i piedi", ci avesse lasciato una missione, dicendoci: Vi ho dato questo esempio, nella mia Ora più cruciale, per testimoniare quanto ho a cuore, che anche voi facciate lo stesso. Sono queste le colonne portanti, del nuovo popolo di Dio, la Chiesa: 1)- Il "nuovo popolo", nasce e resta per sempre radicato sui sacramenti, a partire dall' Eucarestia; 2)- Avrà per sempre, un unico immutabile statuto, quello della Carità! Comunione Sacramentale e Comunione di Carità, nel servizio reciproco, nel lavare i piedi gli uni degli altri, separarli, significa tradire il progetto di salvezza del Signore. La Quaresima, che oggi si conclude, è stato un cammino che va "dalla testa, ai piedi", racchiuso nel gesto dell'imposizione delle Ceneri e la Lavanda dei piedi. La Liturgia della Parola, in queste cinque Domeniche di Quaresima, ha fatto riferimento al nostro Corpo, è più precisamente, ogni volta, ad uno dei nostri Sensi: olfatto: farci riscoprire il profumo del Vangelo; vista: imparare a saper "andare oltre", quello che si vede; tatto: imparare ad essere sensibili e saper riconoscere le Dio-incidenze, nella nostra vita; gusto: imparare ad assaporare le relazioni che viviamo; udito: ascoltare e riconoscere la voce della Misericordia di Dio. Buon Triduo Pasquale.
di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 14/04/2022
Corigliano Rossano: Pasqua 2022, il Messaggio dell'Arcivescovo Aloise
Cosenza, 14/04/2022
di Redazione
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