We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - Tenebre e Luce


di DON MICHELE ROMANO - È Gesù stesso che nel Vangelo di oggi (Gv 8, 12-20), dà la definizione di sé stesso: "Io sono la Luce del mondo" (v 12). Affascinato da questa Verità, San Giovanni Paolo II, ha voluto arricchire il santo Rosario, che ha definito il "compendio del Vangelo", con i Misteri della Luce. Chi segue Gesù: "Non camminerà nelle Tenebre, ma avrà la Luce della vita" (v 12). Viviamo, purtroppo, in un mondo, attanagliato dalla guerra, dalla sofferenza pandemica, e  dalla violenza. La gente umile, semplice, segue Gesù e lo ascolta, perché edificata ed affascinata dal suo insegnamento:  "Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli Scribi" (Mc 1,22), mentre tanti altri (E Dio non voglia che noi siamo annoverati anche tra costoro), accecati dall'orgoglio e dall'invidia, non smettono mai di tramare ed accusarlo: "Gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce (Gv 3,19).
Il Signore ci invita, ogni giorno, ad essere "Luce" per diradare le tante tenebre del nostro tempo:-  portare la Luce della "Speranza", in mezzo a tante violenze, sfiducie e paure, di tanti nostri fratelli;- portare la Luce della "Fede", in mezzo alle oscurità, dubbi e interrogativi;- portare la Luce "dell'Amore", in mezzo a tanti odi, falsità e rancori. Purtroppo, il rischio comune, è che spesso, anche i cristiani più zelanti possono non conoscere Dio. Gesù, oggi, si annuncia come intermediario tra gli uomini e il Padre (Presenza, che, dopo il Battista, rappresenta il Testimone richiesto, per la sua Veridicità), 
e nella sua identità di "Verbo incarnato", è data a noi l'opportunità di salvezza. Diversamente, anche noi, incapparemo nel Suo rimprovero:  "Voi non conoscete nè me, né il Padre mio" (v 19),  perché nessuno può conoscere il Padre, se prima non conosce Gesù. Ecco l'importanza e la necessità, di "esporci"ogni giorno, alla "Luce della Parola di Dio" ("Lampada ai miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino" (Sal  119,105),  soprattutto nei momenti in cui ci sentiamo immotivati e scoraggiati: Solo l'irrompere della Tua Luce, può sottrarmi, o Dio, allo squallore buio, di una vita banale" ! C'è poi l'espressione finale: "E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora" (v 20b), è un ritornello che ricorre varie volte nel Vangelo. Mette in evidenza l'impossibilità, per i Nemici, di impedire a Gesù, di compiere la Missione, che il Padre gli ha affidato. In questo cammino spirituale, che sta caratterizzando la nostra Quaresima, lasciamoci, pertanto,  raggiungere dalla Luce di Cristo, anche nei momenti di maggiore "oscurità". Impariamo a non nascondere la "lampada della nostra fede, sotto il moggio" (M 5, 15), per essere guidati verso una "conoscenza esperienziale" di Dio, nell'umile consapevolezza, che mai, riusciremo ad esaurirla, né oggi, né mai. Buon cammino quaresimale.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 04/04/2022

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it