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Mandatoriccio (Cosenza) - Prendere la Croce


di DON MICHELE ROMANO - Il Vangelo di oggi (Lc 9,22-25), ci ricorda che due sono le "Vie" da scegliere, in questo "Tempo forte" di Quaresima. Partiamo da una consolante Verità: Il Signore ci ha creati "liberi e pensanti" (Come Lui, del resto: "A sua immagine e somiglianza"  (Gen 1,26), per cui è chiaro che Lui non "obbliga" nessuno, ma solo "propone": "Vedi, Io pongo davanti a te la vita e il bene, la morte e il male" (Dt 30,15). Quindi, o fare il Bene: E qui, Dio, quasi ci supplica, di "scegliere la Vita"..., amando Lui, con tutto noi stessi; o fare il Male, assecondando gli istinti del cuore, vivendo secondo i nostri capricci, da dissoluti..., che è la via della Perdizione: "Chi vorrà "salvare" la propria vita, la perderà" (Lc 9, 24a). Gesù ci mette in guardia, contro l'illusione   che ci porterebbe a scegliere la via più facile, quella dei "vantaggi immediati" ("Accumulo di beni"), col rischio di perdere la nostra vita per sempre. In questi restanti "39" giorni, siamo invitati a percorrere il "Sentiero della Croce" (La Via Crucis): "Se qualcuno vuole venire dietro a me..." (Lc 9,23):  È il saper rinnegare se stessi, prendendo ogni giorno la nostra Croce. È questo l'unico modo, per "salvare" la propria vita. Sta proprio qui, il paradosso di seguire Gesù. Nella sua "Kènosi"("Abbassamento"): "Non ritenne un privilegio essere come Dio, ma umiliò se stesso..."( Fil 2, 6-7), ha abbracciato la Croce, simbolo, sia per i Romani, che per gli Ebrei, dell'umiliazione più ignominiosa, l'ha abbracciata  sol perché ci "Ama". Ecco perché, come per Cristo, anche per noi "Cristiani", la Via del Regno, rimane sempre quella della Croce. Non possiamo "salvarci da soli", dobbiamo sempre affidarci a Lui, e "perdere" la vita per Lui, per ricambiare l'Amore che Lui ha avuto per noi: "Lui ci ha amato per primo, e ha dato se stesso per noi" ( Gal 2, 20). Noi siamo chiamati a imitare questo Amore "totale e liberante", anche se la Croce, non fa piacere a nessuno (Anche Gesù, ne avrebbe fatto volentieri a meno, se non fosse stata l'unica Via, per la nostra Salvezza!),  perciò, siamo invitati ad andare fino in fondo, ad osare sempre, a non mollare! Tuttavia, va precisato, che il Cristiano, non è un "autolesionista", ma è una persona, che ben conosce il valore della "Penitenza", che "sceglie" di seguire la "Via" del Maestro, senza tentennamenti, perché sa, che la Vita "vera ed eterna", vale tutto questo.
In un mondo in cui tutti blaterano,   aspirando all'auto-realizzazione, questo tempo di  Quaresima, autentico tempo  di "vivificazione", più che di  "mortificazione", ci insegni a saper "rinnegare noi stessi", ci aiuti ad andare all'essenziale delle cose, a discernere ciò che ci è indispensabile per vivere, consapevoli che il "perdere la vita", per Amore a Dio e ai fratelli, è l'unica cosa che conta: "Che ci serve guadagnare il mondo intero, se poi perdiamo l'Anima?" (Lc  9,25). Buon cammino quaresimale.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 03/03/2022

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Cosenza, 03/03/2022
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