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Mandatoriccio (Cosenza) - Fratelli o...avversari?


di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di oggi (Mc 9, 38- 40), la Parola di Gesù fa chiarezza su due estremismi pericolosi, che spesso vanno ad inficiare la nostra religiosità: o scadiamo nel "Monopolio della Fede", credendo che certi "privilegi" siano "riservati" a pochi, o cadendo in un vero e proprio "Sincretismo religioso", pensando che tutte le Religioni sono uguali, purchè conducono a Dio (Ma certamente, come si suol dire, non possiamo fare "di tutte le erbe un fascio"). Neanche gli Apostoli, all'inizio, avevano le idee chiare, per cui si mettono sulla difensiva, vedendo che alcuni "scacciavano i demòni, ma non appartenevano alla loro cerchia". A questo punto Gesù, detta un sano criterio di discernimento: "Chi non è contro di noi, è per noi".  Vale a dire che il vero bene, può venire da chiunque agisca con cuore retto e sincero, nella ricerca dell'unico Dio, che nella sua infinita Libertà, distribuisce i suoi Doni a tutti, anche se in maniera e misura diversa.  Un principio che ci apre ad un sano e costruttivo Ecumenismo, scorgendo le diverse fonti di bene, anche là dove non c'è la pienezza della Verità e la certezza della Rivelazione. Questo ci insegna, anche, a saper tessere Relazioni di "pacifica convivenza", guardando agli altri, con rispetto e sano ottimismo, consapevoli che non possiamo canalizzare nelle nostre "miopie spirituali", le libere e misteriose "Vie" di  Dio. Quando succede questo, altro che "Sinodalità", scadiamo in quegli estremismi pericolosi, che ci fanno coinvolgere il nome di Dio, dentro le violenze e le vendette degli uomini. È bello ricordare  l'insegnamento di un Santo Papa: Giovanni XXIII: "Cerchiamo ciò che ci unisce, non quello che ci divide". Del resto Gesù, ci invita a vivere nell'Amore con gli altri, accettando anche chi è diverso da noi, nel modo di vivere la propria vocazione all'interno della Chiesa, perché lo Spirito Santo "agisce e soffia", dove vuole. La Chiesa, non è composta da chi segue noi, ma da chi segue Cristo, con o senza di noi. Mentre l'Amore è Dono, l'Invidia (Figlia primogenita, del nostro egoistico "Orgoglio"), produce una sofferenza, pari al bene invidiato. Apriamo, pertanto, il nostro Cuore e la nostra Mente, alla tolleranza e alla magnanimità, superando la gretta mentalità dei "Gruppi" elitari nella Chiesa, sposando l'ottica di Dio, che mi fa vedere negli altri, non dei "nemici" da combattere, ma dei "fratelli", da accogliere ed amare. Buona giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 23/02/2022

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