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Mandatoriccio (Cosenza) - "Ora posso morire..."


di DON MICHELE ROMANO - Sono trascorsi 40 giorni dal Natale, ed oggi, nella Festa della Presentazione del Signore al Tempio (Riportata solo nel Vangelo di Luca), con Simeone ed Anna, il brano del Vangelo (Lc 2, 22-40), ci fa meglio comprendere,  che tutta l'Attesa di Israele, viene a compiersi.  Gesù è riconosciuto come il Messia, tanto atteso:" Luce delle nazioni", "Gloria di Israele", ma anche "Segno di contraddizione",  con la preannunciata sofferenza di Maria ("Anche a te una spada trafiggerà l'anima"- Lc 2,35) e l'oblazione della Croce, che porterà la salvezza, che Dio ha preparato "davanti a tutti i popoli". Mi piace  sottolineare, quì ed ora, ancora una volta, la "serietà" di Dio. Per la "Presentazione" del suo Figlio, in obbedienza a quanto prescriveva la Legge, che ordinava la "circoncisione" di ogni primogenito maschio, col cruento e doloroso segno, del taglio del "prepurzio", quale Consacrazione e riconoscimento della subalternità al Dio di Israele (Es  13,1);  L'imposizione del Nome al Bambino, per essere ascritto ad una Discendenza (Per Gesù, alla stirpe Davidica);  e la Purificazione rituale della Madre (Con la "riammissione",  nella vita sociale e liturgica), ecco,  per tutto questo, non c'è stata alcuna "preparazione": non ci sono stati Tappeti, non si sono viste Bandiere, nè Ghirlande o Scudi, ma solo una semplicità disarmante. Giuseppe e Maria, attraversano, in solitudine, lo spiazzo antistante il Tempio, portando in braccio Gesù bambino. Non c'era nessuno ad accoglierli, eppure stava entrando nel Tempio "il re della gloria"(Sal  24,7). C'è da chiedersi: dov' erano finiti tutti i Sommi Sacerdoti, gli Scribi, i Farisei, i  Levìti, ed i grandi  Dottori della Legge? Ma lo Spirito Santo, nei suoi imperscrutabili disegni, che  "soffia dove vuole" (Gv 3,8), aveva partecipato  questo "lieto annunzio", solo a questo povero uomo, Simeone, uomo semplice, ma "giusto e pietoso, che aspettava la consolazione di Israele" (Lc1,25), preannunciando gli che "non avrebbe visto la morte, senza prima aver veduto il Cristo del Signore"(Lc  2,26). Oggi,  "mosso dallo Spirito", è salito al Tempio, è andato incontro a Maria e Giuseppe, ha preso il Bambino in braccio, e benedisse Dio dicendo:"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo, vada in pace, secondo la tua parola ("Ora posso anche morire"!), perché i miei occhi han visto la tua salvezza..."- Lc  2, 29-30). Anche nelle nostre pratiche religiose quotidiane, purtroppo, sono poche le persone che si "accorgono" della presenza di Gesù in Chiesa. Simeone Lo accoglie come promessa e realtà di salvezza, la profetessa Anna lo saluta con la sua silenziosa preghiera. Queste due persone, semplici e giuste, ci sono di grande esempio, ci insegnano a vivere le nostre giornate con costanza e impegno. Mai perdere la fiducia di vedere realizzate, anche per noi, le promesse di Dio. Senza scoraggiarci, perché Gesù è la nostra Luce "per illuminare le genti" (Per noi Cristiani, oggi, è  proprio la Festa della Candelora), pertanto,  abbandoniamoci e fidiamoci dello Spirito Santo, che ci darà forza per superare ogni incomprensione, per essere ammessi, anche noi, un giorno nel "Tempio della sua Gloria", per intercessione della Vergine Madre. A tutti una splendida giornata di Luce.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 02/02/2022

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